Michael Schumacher, il terribile retroscena lascia tutti di sasso. Mondo dello sport impietrito per la notizia appena arrivata.
Sono passati esattamente nove anni da quell’indicente terribile e maledetto che ha cambiato per sempre la vita di uno dei campioni più amati e vincenti nella storia dello sport e dei motori.
Era il dicembre 2013 quando Michael Schumacher, durante una sessione di sci sulle Alpi francesi durante le vacanze natalizie, si andò a schiantare contro un maledetto ed imprevisto masso cadendo dagli stessi sci.
Una botta violentissima che ha quasi fatto perdere la vita a Schumacher. I pronti soccorsi medici hanno certamente evitato il peggio, ma il celebre pilota di Formula 1 da allora è costretto ad una vita parziale, restando nella propria abitazione con ancora diversi problemi di comunicazione e di mobilità.
L’indiscrezione su Schumacher: solo tre persone possono fargli visita
Sulla vita di Michael Schumacher in questi nove anni si è detto di tutto. Ma la famiglia, in particolare la fedele moglie Corinna Betsch, non ha mai voluto far trapelare nulla di ufficiale o di concreto. La donna tempo fa, nel documentario dedicato al pilota tedesco, si è limitata ad ammettere: “Schumacher c’è ed è ancora con noi, ma è una persona molto diversa”.
Schumacher e famiglia dopo l’incidente si sono dunque chiusi in un riserbo quasi definitivo. Prima trascorrendo il tempo nella villa svizzera a Gland, assieme ai figli Mick (attuale pilota di Formula 1) e Gina-Maria. Ma di recente si sono tutti spostati in un ambiente meteorologicamente più consono per il recupero fisico, nella dimora delle isole Baleari, vicino Maiorca.
L’indiscrezione fuoriuscita di recente è che, per tenere la massima privacy, Corinna ha deciso di concedere le visite a Schumacher per soltanto tre persone. Dunque oltre alla famiglia e all’equipe medica che lo segue costantemente, sono soltanto tre gli uomini che hanno il permesso di visitare l’ex ferrarista e conoscere le sue reali condizioni.
I tre ‘fortunati’ in questione sono l’amico storico Luca Badoer, ex pilota e collaudatore Ferrari con cui Schumi ebbe sempre un legame speciale, con tanto di confidenze e di grande stima reciproca.
Poi l’immancabile Jean Todt, storico direttore di scuderia alla Ferrari, anche lui legatissimo a Michael Schumacher. Insieme negli anni ’90 e 2000 costituirono un tandem straordinariamente vincente e competitivo che fece le fortune della Rossa di Maranello.
Infine ha il permesso di visitare il pilota tedesco anche Sabine Khem, lo storico ufficio stampa di Michael Schumacher, che ancora oggi segue la comunicazione dell’intera famiglia nonché gestisce la fondazione benefica Keep Fighting lanciata nel nome dell’ex pilota di Formula 1 nel 2016.
Schumacher, visite vietate al suo ex agente Weber
Dunque sono pochissime e selezionate le persone che oggigiorno possono far visita a Michael Schumacher durante la sua continua degenza casalinga. Fa rumore il fatto che la moglie Corinna abbia invece escluso lo storico agente del pilota.
Willi Weber infatti è stato escluso dalla stretta cerchia di amicizie, nonostante sia stato per tanti anni al fianco di Schumi. Tempo fa l’agente ha denunciato il comportamento della moglie: “Fino ad oggi nessuna telefonata, nessuna lettera. Da quel giorno di dolore opprimente mi ha cancellato dalla sua vita. Perché dopo tutti questi anni sono solo una gomma consumata per sua moglie? Perché non mi è permesso fare visita a Michael? Per cosa vengo punito?”