Sinner si nasce: il retroscena al ristorante

Sinner, l’incredibile racconto ha lasciato tutti a bocca aperta: non lo fa nessuno, lui è l’unico e il solo

In campo è un leone. Dietro le quinte, invece, è un ragazzo affabile e disponibile, alla mano e coi piedi per terra. Perché sarà pure diventato un campione, Jannik Sinner, ma non sarà mai il tipo da montarsi la testa o comportarsi come una celebrità.

Sinner retroscena ristorante
Jannik Sinner è reduce da una settimana incredibile alle Atp Finals di Torino (AnsaFoto) – Tennispress.it

Quanto umile sia lo dimostra il modo in cui si comporta nel poco tempo libero che gli resta tra un torneo e l’altro, tra una sessione di allenamento e un big match. E a rivelarci qualche aneddoto particolarmente succoso su di lui è Davide Fiore, proprietario di un noto ristorante torinese che, nella settimana delle Finals, accoglie nella sua elegantissima sala tutti i Maestri in gara al Pala Alpitour. Sempre a patto che si ricordino di prenotare in tempo utile, s’intende, dal momento che Novak Djokovic, pensate un po’, è rimasto a bocca asciutta – nel vero senso della parola – e senza posto a sedere per aver telefonato troppo tardi, quando l’agenda del locale era già piena zeppa.

Ma Sinner no, lui è stato lungimirante e spesso si è accomodato nel regno di chef Fiore, che negli anni trascorsi alla Juventus è stato la seconda casa di Cristiano Ronaldo. Lì il portoghese cenava almeno due volte a settimana e lì ha festeggiato ben tre compleanni consecutivi, amante com’era della cucina del mitico Davide. E come lui, a quanto pare, anche Jannik va matto dei piatti di questo chef, molto in voga tra gli sportivi che si recano ai piedi della Mole per lavoro o per piacere.

Sinner non lo fa mai: un vero signore

Ha quindi trascorso in quella sala buona parte della sua permanenza a Torino, tra rigatoni al ragù di coniglio bianco e altre prelibatezze “light”. Perché olio e grassi no, quelli proprio non si confanno alla dieta di un campione che sta lottando per vincere il torneo dei Maestri. Come il vino e i dolci, che Jannik, ligio al dovere, non ordina mai.

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Sinner insieme allo chef Davide Fiore (Instagram) – Tennispress.it

Ma c’è un retroscena, al di là delle preferenze alimentari del campione altoatesino, che ha incuriosito parecchio i lettori della Gazzetta dello Sport, alla quale Davide Fiore ha raccontato diversi aneddoti riguardanti Sinner. “Di tutti i tennisti venuti a cena durante le Finals – ha rivelato lo chef – Jannik è l’unico che a fine serata è sempre venuto a pagare di persona per tutta la sua tavolata. Senza delegare qualcuno del suo staff o della sua famiglia, come invece facevano tutto gli altri tennisti”.

“Un ragazzo educato, alla mano, sempre disponibile con i tifosi – ha continuato – Non ha negato un selfie a nessuno all’interno del ristorante. Ma quando il locale era pieno, vi posso assicurare che c’è stato anche qualcuno che lo ha aspettato all’esterno per due ore soltanto per farsi una foto con lui”. Ma ce l’avrà qualche difetto il caro Jannik?

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