Jannik Sinner, se lo domandano in tanti: la risposta è disarmante

C’è una caratteristica curiosa di Jannik Sinner che sta incuriosendo tutto il pubblico appassionato di tennis, con una spiegazione tanto semplice quanto bizzarra

Non è stata una stagione facile per Jannik Sinner. Tanti infortuni, un solo trofeo a Umag, in Croazia, conquistato niente meno che con Carlos Alcaraz.

Jannik Sinner Tennis Press 221022
Jannik Sinner, per ora ancora fuori dalle ATP Finals (Foto ANSA)

Ma c’è da chiedersi quale poteva essere il suo bilancio senza i problemi assortiti rimediati tra Covid, vesciche, distorsione alla caviglia, anca e acciacchi muscolari.

Jannik Sinner, il rientro a Vienna

Dopo il ritiro nella semifinale di Sofia contro Rune, Sinner sta ancora recuperando. Ha saltato a malincuore gli attesissimi tornei di Firenze e di Napoli. Ci sono ancora tre slot disponibili nelle ATP Finals e le ultime occasioni di Sinner per cercare di agganciarne uno sono i tornei di Vienna e Parigi.

Capelli lunghi e cappellini

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Un 2023 costellato da infortuni per Sinner (Foto ANSA)

Nel frattempo Jannik Sinner ha rivelato un dettaglio davvero curioso che lo riguarda e che incuriosisce molti appassionati. Perché sempre il cappellino in testa? “Semplice – risponde l’altoatesino – perché sono pigro, non ho voglia di andare dal parrucchiere e preferisco tenermi i capelli lunghi. Quindi li nascondo dentro il cappellino. Nessuna superstizione, non credo di essere come Sansone che se li taglio perdo la forza….”

Dietro il cappellino non si cela nessuna strategia di marketing. E dietro la sua pigrizia si nasconde anche la sua scarsa passione per i social network: “Non riesco a stare dietro a tutte queste cose. I social non mi piacciono. Lo ammetto. Ho i miei amici e li contatto senza i social. Al massimo una bella partita a Fortnite…”

Nei giorni scorsi, intanto, Jannik è tornato ad allenarsi sul campo. Oltre a Vienna e Parigi Bercy, l’azzurro ha un altro appuntamento di fondamentale importanza nel finale di stagione ovvero la fase finale di Coppa Davis, in programma tra un mese a Malaga. Gli azzurri di Volandri sono attesi nel quarto di finale dagli Usa di Fritz, Tiafoe e Opelka, un avversario non certo semplice da superare.

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