Tennis, la scelta è epocale: avrà enormi ripercussioni

Una decisione dell’ATP ha colto ieri di sorpresa il mondo del tennis. La vicenda potrebbe risolversi soltanto in futuro.

È già tempo di pensare al 2023 nel mondo del tennis, con la partenza – giovedì 8 dicembre – della Tennis Diriyah Cup. Il torneo d’esibizione in Arabia Saudita suona dunque come il primo impegno in preparazione per i vari partecipanti. Da qui al 29 dicembre (giorno dell’inizio della United Cup) ci saranno infatti altri due eventi d’esibizione prestigiosi. Prima il Mudabadala World Tennis Championships ad Abu Dhabi (16-18 dicembre) e poi la World Tennis League a Dubai (19-24 dicembre).

ATP Queen's
ATP Queen’s – Tennispress.it

Il calendario della stagione appena conclusasi è stato ancora condizionato dalle regole stringenti in materia di vaccinazione contro il COVID-19 (che hanno costretto Novak Djokovic a saltare molti tornei). A rincarare la dose, poi, anche il conflitto russo-ucraino scoppiato a fine febbraio, con l’esclusione di giocatori e giocatrici russi e bielorussi da tutti i tornei svoltisi in Gran Bretagna, Wimbledon compreso. Ed in ultimo, di conseguenza, la scelta di ATP e WTA di non assegnare punti a quei tornei.

L’auspicio degli appassionati è probabilmente quello di vedere una stagione finalmente “classica”, per evitare anche che eventi di cui sopra possano inficiare sulla classifica. In verità, però, il 2022 è destinato a chiudersi con una notizia abbastanza forte, che fa calare nubi minacciose sul calendario, sia nel circuito femminile che maschile.

Tennis, pugno duro dell’ATP: la decisione è sorprendente

Andrea Gaudenzi
Andrea Gaudenzi – Tennispress.it

Il punto nodale della questione è ancora legato alla vicenda del tennis britannico, che appunto ha visto tante assenze pesanti. Con vincitori, Djokovic ed Elena Rybakina, chiaramente rimasti senza il premio in punti nelle rispettive classifica. Ieri, infatti, l’ATP ha deciso di seguire l’iniziativa della WTA infliggendo un’altra “punizione” al tennis britannico, rappresentato dalla sua federazione, la LTA.

L’associazione guidata da Andrea Gaudenzi ha d’altronde comunicato che l‘ATP 500 del Queen’s, l’ATP 250 di Eastbourne ed i Challenger di Surbiton, Ilkley e Nottingham dovranno pagare un’ammenda di 820mila sterline, ovvero circa un milione di dollari. Una decisione che segue difatti a quella di infliggere 750mila dollari di multa ai tornei WTA di Birmingham, Nottingham ed Eastbourne.

Nell’elenco dei tornei manca Wimbledon, che in quanto Slam nutre invece di una certa autonomia regolamentare. Per il calendario 2023 ci sono però un po’ di dubbi ora, in quanto la BCC ha rivelato che – con una potenziale ulteriore esclusione dei russi e dei bielorussi – i tornei sopra citati potrebbero essere esclusi dal circuito. Il costo delle multe, l’ATP ha fatto sapere, sarà infine devoluto al fondo globale in aiuto del popolo ucraino.

La risposta della LTA

ATP Queen's
ATP Queen’s -Tennispress.it

Non è mancata, però la dura risposta della LTA, che già ha presentato ricorso riguardo alla multa ricevuta dalla WTA.L’ATP non ha dimostrato alcun riconoscimento delle circostanze eccezionali determinate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, o della risposta che la comunità sportiva internazionale e il Governo britannico hanno dato a quella invasione”, ha fatto sapere la Federtennis britannica.

Che ha ricondotto la sua decisione dello scorso anno alla sfera dell’empatia ed alle “circostanze straordinarie” affrontate. “Lo sport non può essere usato per legittimarla”, ha detto riguardo all’invasione russa in Ucraina il Segretario di Stato per il Digitale, la Cultura e lo Sport, Michelle Donelan.

Ed al momento, la LTA sembra davvero spalle al muro: “L’impatto finanziario delle due sanzioni metterà a repentaglio la nostra possibilità di sviluppare il tennis in questa nazione. Ad esempio avevamo in programma di organizzare una serie di Challenger nel primo trimestre del 2023 ma non saremo più in grado di farlo, data anche la possibilità di multe ulteriori.

Per una risoluzione definitiva della questione, però, bisognerà ancora attendere. Se LTA volesse continuare sulla stessa linea di cinque mesi fa, infatti, il prezzo da pagare sarebbe ancor più elevato. Al contempo, ATP e WTA dimostrano di non aver “perdonato” quanto accaduto mesi fa, con un provvedimento che certamente farà rumore nel mondo del tennis.

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