Berrettini, il sogno non è ancora svanito: Matteo ci crede

Matteo Berrettini è tra i protagonisti dell’Atp 250 di Firenze e prima di esordire nel torneo ha ricevuto un riconoscimento speciale.

Non è stata fin qui la miglior stagione per Matteo Berrettini, condizionato inevitabilmente dallo stop di inizio stagione a causa dell’infortunio alla mano destra. Una volta tornato era riuscito ad imporsi a Stoccarda e Queen’s, salvo poi dover nuovamente fermarsi ad un passo dall’esordio a Wimbledon per via del Covid che gli ha impedito di ripetere il gran percorso fatto nell’edizione dell’anno precedente.

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini (Ansa Foto)

Il romano era senz’altro uno dei favoriti alla vittoria finale insieme a Djokovic e Nadal ma dopo aver scoperto di aver contratto il virus ha preferito rinunciare al torneo dimostrando grande responsabilità nei confronti suoi e degli altri.

Poi, però, è arrivata la finale di Gstaad, persa contro un ottimo Ruud, mentre la stagione nordamericana non è andata benissimo anche se agli US Open si è spinto fino ai quarti dove è stato fermato ancora una volta dal norvegese (finalista dello Slam).

Insomma, nonostante tutti gli alti e bassi affrontati in questo 2022, Berrettini può ritenersi soddisfatto del suo rendimento, come del resto lo ha ammesso anche lui in un’intervista a Sky Sport a margine della cerimonia di consegna delle chiavi della città di Firenze avvenuta nel prepartita di Fiorentina-Lazio allo Stadio Artemio Franchi.

Berrettini commenta la sua stagione

Matteo Berrettini
La consegna delle chiavi di Firenze a Berrettini (Ansa Foto)

Matteo ha parlato delle sue aspettative circa l’obiettivo, non semplice, di centrare le Nitto Atp Finals di Torino. “Ci credo, la speranza è l’ultima a morire – ha detto –. È stata una stagione complicata, quando sono stato sano ho giocato bene. Adesso mi sento in forma, ovviamente ci terrei particolarmente a fare un buon risultato qui a Firenze“.

Certamente, i punti in palio nel capoluogo toscano non sono molti, ma intanto far bene qui potrebbe essere una buona base di partenza per questo finale di stagione che lo vedrà impegnato anche in altre città europee. “So che poi le settimane più importanti saranno quelle di Vienna e Parigi, però fare bene qui intanto un buon risultato mi darebbe tanta fiducia” ha aggiunto.

Infine, un commento sulla sua stagione, dove, aldilà di tutti i problemi con cui ha dovuto fare i conti, è ancora in corsa per le finali. “È complicato dare un voto alla mia stagione – ammette –. Gli infortuni fanno parte dello sport, e anche un pochino di sfortuna con il Covid a Wimbledon, però io credo che sia una stagione da 8, non è stata perfetta, ma quando stavo bene i risultati sono arrivati“.

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