Tennis, rivoluzione per il calendario 2023: pronto un torneo mai visto prima

Nel 2023, il calendario del tennis sarà pieno di novità: l’ultima dovrebbe addirittura portare un torneo rivoluzionario.

È un momento di grandi cambiamenti per quanto riguarda il tennis mondiale. In particolar modo per il circuito ATP, che vedrà cambiare il numero 1 al mondo al termine dello US Open ancora in corso. Ma la trasformazione del circuito, con la presidenza di Andrea Gaudenzi, sta avvenendo anche a livello organizzativo, dunque coinvolgendo anche il calendario.

Tennis, rivoluzione per il calendario 2023: pronto un torneo mai visto prima
Tennis, rivoluzione per il calendario 2023: pronto un torneo mai visto prima (Ansa)

Così, dal 2023 i Masters 1000 di Roma, Madrid e Shanghai potranno contare su una manifestazione della durata di 12 giorni, come per Indian Wells e Miami. E dal 2025 toccherà anche ai 1000 del Canada e di Cincinnati. Secondo le ultime indiscrezioni, però, è vicino l’annuncio di un ulteriore cambiamento, che influenzerebbe, a partire dal prossimo gennaio, anche il tennis femminile.

Tennis, altra novità nel calendario 2023: il torneo coinvolge ATP e WTA

Tennis, altra novità nel calendario 2023: il torneo coinvolge ATP e WTA
Tennis, altra novità nel calendario 2023: il torneo coinvolge ATP e WTA (Ansa)

Secondo quanto riferisce The Times, infatti, Tennis Australia è prontissima ad ufficializzare una scelta che cambierebbe di nuovo le cose per quanto riguarda la tournée di inizio anno, che funge da preparazione anche per l’Australian Open. Secondo quanto rivelato dal quotidiano londinese, nel 2023 una nuova competizione, chiamata United Cup, andrà a rimpiazzare, dopo sole tre edizioni, l’ATP Cup.

Quest’ultima era nata come competizione itinerante a squadre per i tennisti del circuito ATP, assegnando punti validi per la classifica e rimpiazzando la celebre Hopman Cup. Una rassegna d’esibizione, sempre a squadre, ma fatte sia di uomini che di donne. E Tennis Australia, con la United Cup, vorrebbe tornare in qualche modo ad un formato simile proprio alla Hopman Cup.

Il piano sarebbe quello di allargare il torneo ad almeno 16 nazioni, con un formato comprendente gironi e fase ad eliminazione diretta. L’idea è quella di disputare sfide al meglio dei tre incontri, di un uno di singolare maschile, uno femminile e l’altro di doppio misto. A differenza della Hopman Cup, tuttavia, l’intento è di dare maggiore appeal al tutto assegnando punti sia ATP che WTA.

Una rivoluzione vera e propria dunque, che suona anche come una bocciatura per l’ATP Cup. Quest’ultima, si ricorda, era stata introdotta nel 2020 per rivaleggiare con la nuovissima Coppa Davis, con un formato quasi speculare. Ora, però, la Coppa Davis sembra destinata ad essere l’unica con un posto in calendario. La United Cup, invece, è un qualcosa di diverso, di mai visto prima, che a livello televisivo (e non solo) potrebbe comunque aiutare la diffusione del tennis.

Impostazioni privacy