US Open, Sinner per gli ottavi: il prossimo avversario si ispira a Djokovic

A caccia del pass per gli ottavi dello US Open, Sinner troverà un avversario a sorpresa, che ha in Djokovic il suo modello di giocatore.

Lo US Open di Jannik Sinner sta entrando nella fase calda. Dopo le difficoltà nel match d’esordio contro Daniel Altmaier, infatti, l’altoatesino ha mostrato più di qualche progresso nel match di secondo turno. Christopher Eubanks ha avuto anche il merito di creargli ancora problemi, e di servirsi del pubblico per rimanere il più possibile aggrappato alla partita.

US Open, Sinner per gli ottavi: il prossimo avversario si ispira a Djokovic
US Open, Sinner per gli ottavi: il prossimo avversario si ispira a Djokovic (Ansa)

Ma Sinner non ha mai rischiato più di tanto, ed è anzi rimasto molto freddo nel momento clou. Il tiebreak del secondo set vinto per 10 punti a 8, è stato d’altronde molto delicato. Eppure l’italiano non ha concesso neanche un solo set point, e poi ha chiuso in maniera agevole nel terzo parziale.

Ora, come è naturale che sia, il coefficiente di difficoltà salirà in vista del terzo turno, quando di fronte all’azzurro ci sarà un giovane ragazzo in passato allenato da una leggenda, e che soprattutto dal lato del rovescio si ispira a nientedimeno che Novak Djokovic.

Sinner, al terzo turno dello US Open una promessa in ascesa

Sinner, al terzo turno dello US Open una promessa in ascesa
Sinner, al terzo turno dello US Open una promessa in ascesa (Ansa)

Seguendo la struttura del tabellone e le sue teste di serie, Sinner avrebbe dovuto trovarsi di fronte, in terzo turno, l’ex semifinalista di Flushing Meadows Grigor Dimitrov. Il bulgaro, numero 17 del seeding, è stato però indubbiamente sorpreso dall’americano Brandon Nakashima. Quest’ultimo l’ha spuntata col punteggio di 7-6(5) 7-5 6-3, confermando dunque le sensazioni di chi, in patria e non solo, lo dava come giocatore da tenere d’occhio.

D’altronde, nonostante sia ora sceso alla posizione numero 69 della classifica ATP, il ventunenne nato a San Diego aveva raggiunto il proprio best ranking proprio dopo Wimbledon, torneo in cui tra l’altro aveva portato al quinto set il futuro finalista Nick Kyrgios, negli ottavi di finale.

Nakashima è cresciuto idolatrando Roger Federer, ma ha sempre riconosciuto di aver un gioco ben più simile a Djokovic. Solido da fondo campo, in crescita col servizio, e dotato di un ottimo rovescio, l’americano potrà porre qualche insidia sul percorso di Sinner, servendosi magari anche del sostegno del pubblico. Entrambi, però, dovranno tener conto delle incognite relative al fatto che si tratta del primo confronto diretto. In cui, per inciso, a partire da favorito sarà comunque il tennista di San Candido.

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