Djokovic, scampato il pericolo ban? L’annuncio fa sognare i tifosi

Per i tifosi di Djokovic è arrivata una notizia che potrebbe essere il preludio ad una gioia inaspettata anche per l’ex numero 1 del mondo.

Novak Djokovic non è riuscito in alcun modo a partecipare ai due Masters 1000, in Canada ed a Cincinnati. Sia in Canada che negli Stati Uniti, infatti, persiste l‘impossibilità di varcare il confine in entrata per gli stranieri che non siano muniti di un ciclo di vaccinazione completo.

Djokovic, scampato il pericolo ban? L'annuncio fa sognare i tifosi
Djokovic, scampato il pericolo ban? L’annuncio fa sognare i tifosi (Ansa)

Qualcosa, però, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, si muove. E nella terra a stelle e strisce da ora i non vaccinati potranno seguire le stesse regole dei vaccinati. E Djokovic spera che le regole cambino anche per quanto riguarda i viaggiatori stranieri, così che possa giocare quanto meno il prossimo US Open. Nel frattempo, per lui, arrivano comunque segnali positivi, che potrebbero essere di buon auspicio per il futuro.

Djokovic, regole sempre meno dure: il precedente fa ben sperare

Djokovic, regole sempre meno dure: il precedente fa ben sperare
Djokovic, regole sempre meno dure: il precedente fa ben sperare (Ansa)

Non bisogna dimenticare che il serbo in stagione ha già dovuto saltare, per problematiche relative alle regole d’ingresso nei vari paesi durante la pandemia da COVID-19, tornei importanti come l’Australian Open, e poi negli Stati Uniti i Masters 1000 di Indian Wells e Miami.

In particolare, dall’Australia, Djokovic era stato espulso dopo la decisione ministeriale, per evitare che la sua figura fomentasse sentimenti no-vax nel paese. E tale provvedimento, nei suoi confronti, fa scattare automaticamente – per la legge australiana – un ban triennale dal paese. La speranza di Djokovic, però, è una rivalutazione del suo status, come confermato dal Primo Ministro Scott Morrison: “Il ban vale per tre anni, ma si può tornare nelle giuste circostanze, e tutto questo verrà valutato a tempo debito”.

In sette mesi, infatti, l’atteggiamento dell’Australia riguardo alla pandemia è cambiato. E l’ultima decisione fa ben sperare affinché si scongiuri l’eventualità di un’assenza per tre anni dalla terra dei canguri: per l’evento Duel in the Pool, quindi, anche il nuotatore americano no-vax Micheal Andrew potrà gareggiare, grazie all’allentamento delle restrizioni relative ai viaggi.

Questo fattore, potrebbe dunque far sì che Djokovic sia ai nastri di partenza, il prossimo gennaio, per l’Australian Open, dove già ha vinto nove titoli. In generale, in tutto il mondo la situazione sembra più rosea per coloro che hanno scelto di non vaccinarsi contro il COVID-19. Ed il numero 6 del mondo spera che anche dagli Stati Uniti le notizie per lui siano buone: in tal caso, tra due settimane, potrebbe dare la caccia al 22esimo Slam della sua carriera.

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