Djokovic, c’è una speranza: può cambiare tutto

Novak Djokovic si sta allenando sul cemento, ed oggi sono arrivate buone notizie per lui: le cose negli Stati Uniti stanno cambiando.

Novak Djokovic ha detto di star preparando la trasferta negli Stati Uniti come se non ci fossero problemi, qualche settimana fa. Ma in realtà ha dovuto rinunciare al Masters 1000 del Canada a causa dell’impossibilità dei non vaccinati di entrare nel paese. Una norma speculare a quella vigente negli Stati Uniti.

Novak Djokovic
Novak Djokovic (Ansa Foto)

E che, oltretutto, mette a forte rischio la presenza allo US Open del serbo. Nella terra a stelle e strisce, però, in tanti stanno facendo pressione sul governo federale e sul CDC (Centre for Disease Control and Prevention) affinché vengano cambiate le norme per gli stranieri non muniti di vaccinazione, permettendo così a Djokovic di essere a Flushing Meadows. Ed oggi, in realtà, sono arrivate notizie che lasciano ben sperare i suoi tifosi, sebbene la strada sia ancora lunga.

Djokovic può ancora sperare: le novità dagli Stati Uniti

Djokovic può ancora sperare: le novità dagli Stati Uniti
Djokovic può ancora sperare: le novità dagli Stati Uniti (Ansa)

Djokovic, d’altronde, ha dovuto annunciare il proprio forfait anche per il Masters 1000 di Cincinnati, in programma settimana prossima in Ohio (dove tornerà anche Rafael Nadal). Per lui non c’è ancora modo di entrare nel paese, eppure qualcosa si muove. Le misure anti-COVID-19 sono infatti state allentate, con la rimozione dell’obbligo di quarantena per chi ha avuto contatto con un positivo.

La cosa più importante, però, per Djokovic è il fatto che da i non vaccinati dovranno seguire le stesse linee guida dei vaccinati. Per questo, non è impossibile ipotizzare un’ulteriore modifica delle misure che si applichi anche per i viaggi dall’estero. Una decisione verrà presa nelle prossime settimane, si legge alla fine del comunicato del CDC.

Il trentaquattrenne di Belgrado può sperare nella USTA: per la Federazione, lui può giocare il torneo, e non è escluso che i suoi vertici facciano a loro volta pressione per permettere al tre volte campione di essere presente nell’ultimo Slam della stagione. Ma oramai è una vera corsa contro il tempo, perché al torneo mancano solo due settimane.

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