C’è una regola nel tennis che forse non tutti conoscono e che a Djokovic costò la semifinale del Roland Garros del 2013.
Il tennis, di base, è un gioco semplice. Servizio, risposta e scambio, fino a che uno dei due giocatori non sbaglia mandando la pallina sulla rete o fuori dal campo. Però, allo stesso tempo, esistono diverse circostanze quasi imprevedibili. E in questi casi i protagonisti non sono più i giocatori, bensì il regolamento.
Di fatto, alcune regole sono semplici, come la più scontata, secondo la quale se mandi la pallina fuori dal rettangolo di gioco il punto va all’avversario. In altre, invece, c’è bisogno dell’intervento netto del giudice di sedia.
Una, ad esempio, è la regola dell’invasione che, sebbene possa sembrare semplice da comprendere in apparenza, nasconde aspetti che non tutti conoscono. Peraltro, nella semifinale del Roland Garros del 2013 tra Rafa Nadal e Novak Djokovic, quest’ultimo sottovalutò una dinamica di gioco che gli fece perdere un punto decisivo del match.
Cosa dice la regola dell’invasione
All’ultimo set, sul 4-3 in favore del serbo, lo stesso Nole si portò veementemente sottorete per rispedire la palla al mittente, ma, sebbene il colpo risultò vincente, finì con l’infrangersi sulla rete. Rafa lanciò un’occhiata al giudice di sedia indicando l’avversario, quasi a dirgli con il solo sguardo “non fare errori”. E infatti, l’arbitro annullò il punto a Djokovic assegnandolo al maiorchino.
In questo caso, è entrata in gioco la regola dell’invasione che, non solo vieta espressamente la possibilità di colpire la palla prima che superi la linea immaginaria della rete, ma anche toccare la rete o il campo di gioco avversario con qualsiasi parte del corpo o la racchetta se la palla è in gioco.
Tuttavia, vale la pena aggiungere anche un’eccezione alla stessa regola, motivo di controversie in passato anche ad alti livelli. Nello specifico, nel caso in cui la pallina stia tornando indietro, essa può essere colpita anche se con la racchetta superiamo la linea immaginaria della rete. Ma questo non fu il caso di Djokovic, che subì il contraccolpo psicologico per questo punto perso, fino a doversi arrendere definitivamente a Nadal, all’epoca al suo ottavo titolo del Roland Garros.
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