Adriano Panatta rimprovera un tennista: “Non si fa”

Adriano Panatta “rimprovera” un tennista, ricordando un episodio che ha visto lui stesso protagonista in occasione di un match contro Lendl.

Il suo percorso a Wimbledon è stato fin qui ottimo sul piano sportivo, dimostrando ancora una volta il suo grande talento che, però, troppo spesso è passato in secondo piano per i suoi atteggiamenti al di sopra delle righe.

Adriano Panatta
Adriano Panatta (Ansa Foto)

Si tratta di Nick Kyrgios, che al terzo turno contro Tsitsipas ha acceso l’incontro chiedendo platealmente la squalifica del greco, che dalla frustrazione aveva lanciato una pallina sugli spalti. Poi non sono mancate urla, altre proteste, tutto ciò che in un campo da tennis non si dovrebbe vedere, ma che alla fine dei conti è risultato utile, dal momento che Stefanos non ha retto la tensione crollando sotto i colpi – talvolta anche scorretti – di Nick.

In particolare, c’è stato un momento in cui 27enne di origine greca ha servito colpendo la palla da sotto e tra le gambe. Colpi come questi, seppur concessi dal regolamento, sono considerati antisportivi dai più e pertanto da evitare. A questo proposito, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, è intervenuto Adriano Panatta che ha “rimproverato” il tennista nativo di Canberra, portando ad esempio un episodio che riguardò lui stesso nel match di Coppa Davis del ’79 contro Ivan Lendl.

Kyrgios, il rimprovero di Adriano Panatta

Nick Kyrgios
Nick Kyrgios (Ansa Foto)

Che sia un grande talento non ci sono dubbi, ma deve capire che mancare di rispetto agli avversari è odioso – le parole dell’ex numero 1 d’Italia –. Io una volta feci un servizio da sotto a Lendl e l’ho rimpianto tutta la vita: non si fa“. Quella partita, in particolare, Panatta la stravinse, giocando un tennis tale da non lasciare scampo al campione cecoslovacco (6-4 1-6 6-0 6-0).

Tuttavia, certi atteggiamenti non si dovrebbero avere secondo lui e, quindi, Kyrgios, così facendo, potrebbe anche pagare alcune conseguenze per questo: “Io credo che alla fine qualcuno sistemerà le cose con lui, non in campo ma negli spogliatoi“.

Peraltro, proprio per i toni usati nel match contro Tsitsipas, Nick si è visto ricevere una multa di 10mila dollari per comportamento antisportivo. Insomma, ha superato il limite. C’è da dire, però, che il 27enne di origine greca è cambiato molto dai primi anni della sua carriera, almeno fuori dal campo, dove adesso conduce una vita più regolare e sana. Ora non resta che cambiare anche dentro il campo.

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