Il drammatico incidente di Pecco Bagnaia poteva avere un epilogo decisamente tragico. Il retroscena è spaventoso
I due incidenti avvenuti in MotoGP nell’ultima gara disputata a Barcellona, nel circuito di Montmelò, hanno spaventato tutti tra tifosi, staff e piloti. Più di tutto, però, hanno lasciato quella sensazione che rimane quando sei consapevole di aver assistito ad un miracolo.
Al via del Gran Premio c’è stata prima la caduta di Enea Bastianini che ha coinvolto Johann Zarco, Marco Bezzecchi, Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio. Bastianini ha riportato da quell’incidente due fratture, una al malleolo e una alla mano, entrambe operate chirurgicamente. Tre gare di stop per il pilota Ducati che ancora una volta dovrà stare lontano dalla pista per parecchio tempo.
Poi il secondo incidente, quello di Pecco Bagnaia. Sradicato da sella alla seconda curva dalla sua Ducati dopo un violento highside, il campione del mondo in carica è atterrato al centro della pista e, tra i piloti che gli stavano dietro, Brad Binder non è riuscito ad evitarlo colpendogli una gamba. Grande spavento per l’episodio e per il modo con cui il pilota è stato trasportato al centro medico, completamente immobilizzato facendo temere il peggio.
Incidente Bagnaia, le parole di Paolo Simoncelli dopo l’episodio
Attimi di panico quelli vissuti dagli spettatori, dal team e dai piloti stessi, quando Bagnaia è stato portato al centro medico dopo il terribile incidente. Fortunatamente dopo numerosi accertamenti è emerso che il pilota non aveva riportato nessuna frattura. Incredibilmente illeso il pilota Ducati che, una volta uscito dal centro medico, non ha potuto far altro che ringraziare i soccorritori e dire di essere fortunato.
Sull’episodio è intervenuto anche Paolo Simoncelli, padre del compianto pilota scomparso nel 2011 dopo un incidente molto simile quello di Bagnaia.
“Dobbiamo ringraziare l’errore di Enea Bastianini, che ha in qualche modo sfoltito il gruppo che seguiva Bagnaia riducendo il rischio di investirlo una seconda volta”, ha dichiarato. Il padre di SIC ha poi augurato una pronta guarigione ad entrambi i piloti. A conclusione del suo tradizionale comunicato stampa scrive una frase importante. “Sappiamo che dove c’è velocità c’è pericolo, ma il motociclismo è una passione non la più fermare“.
Parole forti, quelle di un padre che ha perso un figlio ma, ancora oggi, continua a seguire lo sport che lo appassiona nonostante gli abbia strappato la cosa più importante e preziosa per lui.
