Novak Djokovic ha confessato a cuore aperto di aver vissuto un momento difficile. E’ stato davvero imprevedibile.
La delusione di Wimbledon forse è ancora cocente. Novak Djokovic sperava seriamente di ottenere il suo ottavo trionfo a Londra e diventare (al pari di Roger Federer) il record man di vittorie in questo torneo così prestigioso e storico.
La sconfitta in finale con Carlos Alcaraz è sicuramente stata una bella botta per il serbo, anche dal punto di vista fisico ed atletico. Per questo motivo Nole, numero 2 ad oggi del ranking ATP, ha deciso di declinare l’invito degli organizzatori dei Canadian Open, saltando di fatto il torneo di Toronto giunto ormai alle fasi finali
L’intenzione di Djokovic è quella di recuperare al meglio le energie fisiche e mentali e prendere parte, da favorito, allo US Open che inizierà a fine mese. Un torneo dove il serbo vuole tornare a dominare e duellare per un titolo che ha vinto già 3 volte, ma che non riesce a conquistare dal 2018.
Djokovic svela un retroscena: “Mi è rimasta impressa”
Ricaricare le batterie dunque è stata la priorità per Nole nel post Wimbledon. Djokovic è un marziano del tennis ma anche lui, a 36 anni di età, deve fare i conti con sensazioni fisiche, atletiche ed anche emotive per poter gareggiare al meglio.
La sconfitta con Alcaraz potrebbe rappresentare, secondo molti, una delle delusioni più forti della sua carriera. Invece, il campione di Belgrado ha sorpreso tutti: in un’intervista rilasciata a Radio Television Serbia ha parlato di quella che in realtà è la maggiore pecca della sua lunga e prestigiosa carriera.
Nole ha fatto intendere come in realtà un match a cui ripensa spesso e che non si aspettava di perdere è stato quello della semifinale olimpica a Tokyo 2021. Il serbo infatti, dato come favoritissimo per la medaglia d’oro, fu sconfitto in maniera sorprendente e bruciante, in rimonta e in tre set, dal tedesco Alexander Zverev, poi trionfatore di quel torneo maschile singolare.
“Una medaglia olimpica, soprattutto una medaglia d’oro, è sempre un grande desiderio. Ho rivisto molte volte il mio match con Zverev a Tokyo per capire cosa fosse andato storto. Ho giocato in modo eccellente fino a quel momento, ma sentivo di essere a corto di energie, sia mentalmente che fisicamente”.
Questa, dunque, la più grande delusione di Djokovic che ha fallito la vittoria di una medaglia olimpica sia a Tokyo (ko nella finale per il bronzo con Carreno Busta), Rio de Janeiro (sconfitto al debutto da Del Potro) e Londra dove sempre Del Potro lo ha battuto nella finale per il terzo posto.
