Svelati alcuni dettagli interessanti che riguardano Valentino Rossi e gli attuali piloti della MotoGP. Incredibile, è davvero così
Valentino Rossi si sta godendo il suo momento migliore da quando ha fatto il suo debutto nel GT World Challenge Europe. Nel giro di due settimane ha ottenuto un secondo posto a Brands Hatch e una vittoria nella Road to Le Mans.
Il pilota di Tavullia, dopo un anno di apprendistato con la categoria, si sta facendo valere e ora le aspettative sono molto più alte, anche se di certo non come quelle c’erano su di lui quando correva nel Motomondiale.
Vale ha scritto la storia delle corse con i suoi nove titoli iridati e ciò lo ha reso una leggenda di questo sport. Per questo non sorprende neanche più di tanto il fatto che sia stato uno degli atleti più pagati di sempre.
Con i suoi successi si è sempre guadagnato contratti faraonici sia con i team per i quali ha corso che con le aziende che lo hanno scelto come ambassador. Come riportato da Forbes, Rossi avrebbe infatti percepito ben 30 milioni a stagione tra sponsor e ingaggi dal 2008 al 2010. Una cifra da capogiro, questa, che non si avvicina neanche lontanamente a quelle dei piloti della MotoGP di oggi.
MotoGP, Valentino Rossi imbattibile: i piloti più pagati
Primo pilota della MotoGP per ingaggio nel 2022 è Marc Marquez che, da Honda HRC, sta ricevendo 12 milioni e mezzo a stagione (fino al 2024). Seconda posizione per Maverick Vinales, con Aprilia che ogni anno versa nel suo conto 10 milioni da quando si è accasato nel team di Noale. Sei, invece, sono quelli per i campioni del mondo Joan Mir e Fabio Quartararo.
Fuori dal podio il vincitore dell’anno scorso Pecco Bagnaia, che nel 2022, percepiva 3,9 milioni di euro dalla Ducati, più i premi per ogni vittoria e podio ottenuti nel corso della stagione. Poi ci sono tutti gli altri, che hanno guadagnato stipendi ancora più inferiori.
Perciò, nessuno di loro arriva a toccare le cifre guadagnate da Valentino che forse resterà irraggiungibile. Ma d’altronde il valore dimostrato da Rossi nel corso della sua carriera non si discute e l’aspetto economico è soltanto una diretta conseguenza delle sue prestazioni, tanto da renderlo tra i piloti più pagati, oltre che lo sportivo italiano più pagato per molti anni.
Una situazione, questa, ben diversa da quella vissuta nella sua ultima fase di carriera nel Motomondiale, con il suo ingaggio che è calato vertiginosamente passando a più di 7 milioni fino al 2020 e ai 4 percepiti nel 2021. Anche qui, però, ad influire sono stati i suoi risultati in pista, certo non allo stesso livello di quando dominava in lungo e in largo nella MotoGP.
