Brutto periodo per il tennista ex top ten e il bilancio vittorie-sconfitte di questa stagione lo dimostra ampiamente
Nel tennis capita di raggiungere l’apice della carriera e poi, quasi inspiegabilmente, di subire un’importante crisi di risultati tale da impedire di tornare ai livelli espressi in precedenza.
Matteo Berrettini ne sa qualcosa a riguardo, date le tante sconfitte, dovute anche ad infortuni, che lo hanno un po’ destabilizzato. Ma altri suoi colleghi se la passano persino peggio, in crisi da almeno un paio di stagioni subito dopo aver ottenuto i propri risultati migliori.
Uno di questi è Thiem, che alla fine ha scelto di rivolgersi ad uno psicologo dello sport per cercare di risollevare le sorti della sua carriera, in discesa libera dopo la vittoria dello US Open del 2020. Un altro, invece, è Diego Schwartzman, che abbiamo visto recentemente nei match con Jannik Sinner. A parte il ritiro per infortunio a Montecarlo, era oggettivamente difficile per l’argentino riuscire a battere l’azzurro a Barcellona, dato il suo rendimento recente. Ma ciò che desta più preoccupazioni all’ex top ten sudamericano e al suo staff è la mancanza di risultati importanti nell’ultimo periodo.
Diego Schwartzman, non se lo spiega neanche lui
“Ne ho parlato con il mio team, ma non riusciamo a spiegarcelo. Siamo senza parole“. Così parlava Schwartzman al termine del match d’esordio con lo spagnolo Zapata Miralles nel suo torneo di casa, l’Atp di Buenos Aires, che peraltro aveva già vinto nel 2021.
Una sconfitta, questa, che quindi neanche lui riesce a spiegarsi come sia arrivata, dato anche il punteggio, impietoso, di 6-1 6-3, nonostante i pronostici della vigilia indicassero lui come favorito dell’incontro. Poi, la crisi di risultati è proseguita anche negli impegni successivi, dove l’attuale numero 48 del ranking Atp non è mai andato oltre il secondo turno.
Una situazione certo non facile per il 30enne di Buenos Aires che ora perderà tanti punti in classifica, dove da lunedì uscirà fuori dalla top 70 per la prima volta negli ultimi sei anni. Davvero un duro colpo per Diego che sperava di ottenere ben altri risultati in questa stagione, specialmente sulla terra rossa, di cui in condizioni normali è specialista, e ancora di più nel suo torneo.
“È un peccato giocare ad un livello così basso davanti ai miei tifosi e non poter ricambiare il loro sostegno” disse dopo la sconfitta con Zapata Miralles. Insomma, adesso, non gli resta che continuare a lavorare e sperare di risollevarsi quanto prima. I tifosi argentini sono dalla sua parte.
