Tennis, c’è chi non è d’accordo: “Non devono essere ammessi”

Colpo di scena nel Tennis con un’importante decisione ufficializzata nei giorni scorsi. Ma c’è chi non è d’accordo

La guerra in Ucraina ha inevitabilmente scatenato una serie di conseguenze che sono andate ad intaccare anche il mondo dello sport. Nel tennis, ad esempio, tutti i giocatori russi e bielorussi sono costretti a giocare senza bandiera, ma, in determinati tornei, non sono neanche stati ammessi.

Wimbledon, la decisione per l'edizione 2023 è ufficiale
Wimbledon, ufficializzata un’importante decisione sullo Slam londinese (Tennispress.it – LaPresse)

È questo il caso di Wimbledon 2022, con l’All England Club che aveva deciso di estromettere gli atleti di queste nazionalità dal torneo. Una decisione, questa, che ovviamente non ha trovato consensi tra gli esclusi, mentre per altri è stata ritenuta più che giusta in virtù delle delicate circostanze che sta affliggendo il Paese ucraino.

Tra gli insoddisfatti di questa scelta, però, figurano anche l’Atp e la Wta, che, come contromisura, hanno deciso di non assegnare punti ai partecipanti. Inevitabili, anche in questo caso, le polemiche, con molti giocatori che si sono espressi a sfavore di questa decisione.

Tuttavia, da quest’anno, tutto tornerà alla “normalità” a Londra, con i vari Rublev, Sabalenka, Medvedev e gli altri che potranno tornare a calcare uno dei palcoscenici più prestigiosi della stagione tennistica. Lo hanno deciso nei giorni scorsi gli stessi organizzatori dello Slam.

Wimbledon riammette russi e bielorussi: la campionessa non è d’accordo

Continuiamo a condannare l’invasione illegale della Russia e il nostro pieno sostegno al popolo ucraino. È stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera o senza considerazione per l’impatto che avrà“. Queste le parole di Ian Hewitt, Presidente dell’All England Club, che ha quindi ufficializzato la scelta di riammettere la partecipazionedi atleti russi e bielorussi.

Petra Kvitova contro la decisione di Wimbledon
Petra Kvitova non ci sta: la decisione non le è piaciuta (Tennispress.it – Ansa)

Una decisione, questa, che però ha scatenato il malumore del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che su Twitter l’ha definita “immorale”, chiedendo al tempo stesso al governo britannico di negare i permessi ai giocatori.

Tra i contrari c’è anche un ex campionessa di Wimbledon, Petra Kvitova la quale, prima di scendere in campo per la finale di Miami poi vinta contro la kazaka Elena Rybakina, ha ribadito di la sua condanna per l’invasione russa, schierandosi dalla parte del popolo ucraino.

Mi rendo conto che l’anno scorso Wimbledon ha avuto un momento difficile con la rimozione dei punti per via dell’esclusione di russi e bielorussi – ha detto –, ma ho apprezzato molto la scelta“. E ancora: “Credo che non dovrebbero essere ammessi, nemmeno alle Olimpiadi, che esistono come simbolo contro la guerra. Su questo sono dalla parte dell’Ucraina.

Questo il pensiero della tennista ceca che lascia presagire come, nonostante decisioni o verdetti, ci sia difficoltà nel trovare pareri univoci quando lo sport si mescola con altre tematiche e problemi che esulano dalle competizioni.

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