Coppa Davis, che notizia per l’Italia: i tifosi possono sognare

Filippo Volandri non ha dubbi sulle chance della Nazionale azzurra nel caso in cui dovesse cambiare nuovamente tutto in Coppa Davis.

L’anno scorso c’era grande attesa per vedere in azione la nuova Nazionale italiana di Filippo Volandri in Coppa Davis. Gli azzurri stanno vivendo un buon momento da qualche anno a questa parte e con i primi titoli nel circuito maggiore di Lorenzo Musetti la squadra si è impreziosita di un ulteriore elemento valido.

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Filippo Volandri, Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Fabio Fognini e Simone Bolelli – Tennispress.it

Nei preliminari dell’edizione scorsa del torneo, tutti si sono comportati magnificamente ottenendo il pass per le fasi a gruppi e, una volta a Bologna, si sono ripetuti aggiudicandosi il girone senza troppi patemi. Nelle finali di Malaga, però, la Nazionale non ce l’ha fatta, trovando nel Canada un avversario tosto da superare, non senza, però, qualche rammarico per come sarebbe potuta andare se non ci fossero stati gli infortuni di Sinner, Berrettini e Bolelli.

Anche quest’anno non si può dire che la stagione sia iniziata sotto i migliori auspici per via degli infortuni di Matteo, Fabio e Jannik, a cui si aggiunge il rendimento altalenante di Musetti che fin qui ha rimediato soltanto delusioni dal punto di vista sportivo. Dunque, la speranza è che si possano risollevarsi presto e arrivare il più preparati possibile a settembre, mese in cui l’Italia tornerà a giocare la Davis, forte anche della wild card che gli ha permesso di saltare i preliminari.

Sinner e Musetti, l’analisi di Filippo Volandri

Filippo Volandri
Filippo Volandri – Tennispress.it

In un’intervista al Corriere dello Sport, Volandri ha parlato del momento attuale dei suoi giovani. “Sinner e Musetti stanno vivendo momenti diversi della carriera – le sue parole –. Lorenzo ha raccolto poco dalla trasferta sudamericana e vive una fase di crescita che Jannik ha già superato“.

Il carrarese, in particolare, dovrà concentrarsi più sulla crescita che sulla classifica, dove quest’anno è entrato per la prima volta in top 20. “Lorenzo dovrà difendere punti importanti ed i conti in classifica si fanno a dicembre, ma il ranking per lui è il termine ultimo di un processo che va oltre i risultati al momento” ha affermato il capitano, che poi ha anche svelato quale sia l’aspetto da migliorare per Musetti.

Per arrivare in alto bisogna lavorare su una struttura ed è normale avere difficoltà nel cammino – spiega –. Capita anche a tennisti come Rafa e Nole“. Tuttavia, tra loro c’è un’importante differenza: “Se i big hanno una struttura per riprendersi subito da questi piccoli inciampi, Lorenzo può faticare per periodi più lunghi ed è su questo che deve lavorare“. Su Sinner, invece: “Jannik sta molto bene e sta facendo sue le competenze aggiunte l’anno scorso“.

Coppa Davis, capitan Volandri ne è convinto

Filippo Volandri Jannik Sinner
Filippo Volandri Jannik Sinner – Tennispress.it

Data la rottura tra ITF e Kosmos, la Coppa Davis potrebbe cambiare nuovamente format a partire dal 2024. “La soluzione non ce l’ho – dice il livornese in merito a quale sia la formula più adatta per la competizione –. Giocare su tre settimane ha senso e quest’anno abbiamo guadagnato una settimana di calendario, ma le sfide dopo Australian Open e US Open possono essere uno svantaggio per chi ha giocatori che vanno in fondo“.

Grazie alla wild card, noi abbiamo saltato i playoff di febbraio, che da un lato ci avrebbe permesso di fare gruppo ma dall’altro ci avrebbe messo in difficoltà la settimana subito dopo lo Slam” ha poi aggiunto.

Tra le varie proposte, sul tavolo ci sarebbe anche il ritorno al format originario.  Un’eventualità, questa, di cui si discute ormai da qualche mese e che comunque non sembra preoccupare troppo il capitano. “Anche quello ha i suoi contro, anche se l’Italia sarebbe ancora più forte avendo giocatori competitivi su tutte le superfici” ha dichiarato. E ancora: “Inutile nasconderci, quando siamo al completo possiamo ambire al titolo“.

Ci siamo dati qualche anno per costruire un gruppo competitivo ed avendolo avuto al completo solo due volte devo dire che siamo più avanti di quanto pianificato. A fine anno, però, ci sono tante incognite e non è facile per le nazionali ed i rispettivi capitani” ha concluso Volandri.

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