Berrettini svela un suo grande desiderio: lo vorrebbe incontrare

Matteo Berrettini sarà uno dei protagonisti dell’Atp 500 di Acapulco, in programma dal 27 febbraio al 5 marzo.

Non uno dei migliori inizi di stagione per Matteo Berrettini che non è riuscito a ripetere le prestazioni dell’anno scorso in occasione dell’Australian Open dove si era spinto fino in semifinale.

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini – Tennispress.it

L’azzurro, appena un anno fa, centrava il suo secondo miglior risultato in uno Slam, mentre stavolta non è andato oltre il primo turno. Ad eliminarlo dal torneo, Sir Andy Murray, che ha lottato come un leone fino all’ultimo set. Una grande prova dello scozzese, meno quella del romano, che comunque avrà modo di rifarsi nel corso di questa stagione.

Del resto, il talento c’è e se per la stagione sulla terra rossa non ci sono troppe aspettative, su cemento e soprattutto erba potrà senz’altro avere modo di dire la sua. Il suo prossimo impegno si chiama Atp 500 di Acapulco, in programma dal 27 febbraio al 5 marzo, ma nei giorni scorsi, in un’intervista a Sky Sport, ha ricordato alcuni momenti memorabili della sua carriera, svelando altresì un suo desiderio.

Matteo Berrettini svela quali sono stati i posti più importanti per la sua carriera

Novak Djokovic Matteo Berrettini
Novak Djokovic e Matteo Berrettini – Tennispress.it

In particolare, Berrettini ha svelato quali sono i suoi due posti preferiti legati alla sua carriera. “Credo di averne due – racconta –: uno legato alle mie radici, il torneo di Roma, probabilmente uno dei motivi per cui faccio il tennista, perché andavo al Foro Italico e guardavo le partite, ero davvero piccolo. E lì forse mi innamorai più che del tennis della sua atmosfera“. Roma, dunque, ormai appuntamento tradizionale della stagione tennistica da tempo e che Matteo segue fin da quando era soltanto un bambino.

L’altro, invece, non può che essere il luogo dove è diventato “grande”, sia per il risultato raggiunto nel 2021 che per la sua atmosfera: “Poi ovviamente Wimbledon, è proprio un posto che trasmette emozioni diverse, energie diverse“.

Mentre sulla finale ha detto: “È difficile da spiegare in poche parole, però sicuramente è stato un motivo di grandissimo orgoglio“. E ancora: “Un risultato eccezionale per me e per tutto il paese, per il mio team, per la mia famiglia, per tutte le persone che mi hanno visto crescere, per quelle che magari si sono appassionate al tennis e a me più avanti“.

Sebbene abbia perso, peraltro contro uno dei tennisti più forti di sempre, Novak Djokovic, il traguardo raggiunto da lui rappresenta tantissimo per tutto il movimento tennistico azzurro e anche per tutto lo sport italiano. “Mi sentivo di star trainando un pezzetto di sport italiano in quel momento, è stato un momento importantissimo, aldilà della sconfitta” ha detto Berrettini.

Il desiderio di Matteo

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini – Tennispress.it

Un altro tema affrontato nell’intervista con Sky è stato quello dei suoi idoli e, a questo proposito, ha svelato il nome del suo beniamino che non ha ancora incontrato di persona. “Ho avuto la fortuna e l’onore di essere capitanato da Bjorn Borg (Laver Cup 2022, ndr), ma mi piacerebbe incontrare e giocare con Pete Sampras“.

Dunque, è lo statunitense di origini greche, quattordici volte campione Slam, l’idolo che vorrebbe incontrare. E chissà se questo sogno non possa essere realizzato, magari anche per avere qualche suggerimento per vincere Wimbledon, dal momento che Sampras è stato il “Re” prima di Federer, avendovi trionfato per sette volte nella sua straordinaria carriera.

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