Gianluca Vialli, il retroscena che nessuno si aspettava: c’entra anche Mancini

Altri risvolti sulla straordinaria vita e la forza d’animo esemplare di Gianluca Vialli, il compianto ex centravanti italiano che ci ha lasciati a gennaio scorso per una brutta malattia.

Una delle peggiori notizie dell’anno solare 2023 per gli appassionati di sport e non solo è giunta nel giorno dell’Epifania. Ovvero quando Gianluca Vialli ci ha lasciati definitivamente, arrendendosi al brutto male che lo accompagnava da troppo tempo.

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Gianluca Vialli e Roberto Mancini – Tennispress.it

Vialli è stato per anni simbolo di coraggio e voglia di vivere. Dopo la primissima diagnosi di tumore al pancreas nel 2017, l’ex attaccante di Juventus e Sampdoria ha voluto intraprendere la battaglia personale, riuscendo anche a lavorare durante i periodi meno dolorosi.

Non a caso Vialli ha fatto parte, come capo delegazione azzurra, dello staff della Nazionale italiana di Roberto Mancini, vincendo di fatto da dirigente accompagnatore gli Europei 2020, disputatisi due anni fa e vinti con la finale di Wembley ai calci di rigore.

Fabio Caressa e quell’amore spassionato di Vialli e Mancini per la Sampdoria

Vialli nella sua lunga carriera da calciatore è stato un idolo un po’ ovunque. Dagli inizi alla Cremonese, passando per top club come Juventus o Chelsea. Ma il suo cuore probabilmente è rimasto sempre legato alla Sampdoria.

Nel club genovese Vialli ha vinto uno Scudetto incredibile ed indimenticabile, nel 1991 sotto la guida di Vujadin Boskov ed in tandem con l’amico fraterno Roberto Mancini. I due formarono una delle coppie-gol più incredibili del calcio italiano di sempre.

L’amore di Vialli e Mancini per la Sampdoria ed i ricordi affettuosi dello Scudetto sono stati riportati alla luce e svelati dal giornalista Fabio Caressa, storico volto di Sky Sport e per anni molto vicino allo stesso Gianluca.

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Fabio Caressa – Tennispress.it

Questo il suo racconto, in particolare sulle emozioni di Gianluca Vialli: Mancini e Vialli per la Sampdoria avevano veramente un amore totale. Mancini senz’altro, Vialli un pizzico di più. È difficile descrivere a parole cosa succedeva nella loro voce e nel loro atteggiamento quando parlavano di quegli anni alla Sampdoria. C’era lo stesso sguardo, lo stesso sentimento di quando si parla di periodi felici della propria vita che però ritrovi quando incontri lo stesso gruppo. Quel legame era una cosa particolare, i tifosi se lo porteranno avanti per il resto della vita. Lo avete visto con le manifestazioni d’affetto nei confronti di Vialli. Un esempio straordinario di amore totale”.

L’esperienza alla Sampdoria di Mancini e Vialli

Impossibile non pensare dunque al tandem Vialli-Mancini in relazione alla Sampdoria, anche se i due hanno condiviso anche l’avventura con la Nazionale italiana ad Euro 1988 ed ai Mondiali di Italia ’90.

Vialli ha giocato nella Samp per otto anni. Giunto nel 1984 come giovane promessa dalla Cremonese, è rimasto in blucerchiato fino al 1992, anno in cui la Juventus spese una cifra enorme (circa 30 miliardi di lire) per acquistarlo. Il bottino conta 328 gare giocate e 141 reti per Vialli a Genova.

L’esperienza a Marassi di Mancini fu ancora più lunga. Il ‘Mancio’ arrivò giovanissimo dal Bologna nel 1982, legando la propria storia calcistica alla Sampdoria addirittura fino al 1997. Ben quindici anni consecutivi, prima del passaggio alla Lazio con il suo maestro Eriksson. 567 presenze ufficiali e 171 gol recita il ruolino di marcia di Mancini in blucerchiato.

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