La Tennista rivela il suo dramma: “Ha subito un arresto cardiaco”

Rivelando di avere giocato per diversi mesi in uno stato emotivo difficilissimo, la tennista racconta un dettaglio drammatico della sua vita personale

“Prima di giugno avrei detto che sì… i soldi possono essere una parte importante della propria felicità o quanto meno del benessere. E pur continuando a pensare che non sono i soldi che hai, ma come li spendi a definirti, anche su questo ho radicalmente cambiato idea”

WTA Jessica Pegula Tennis Press 230208
Jessica Pegula, numero #4 nel ranking WTA – Tennis Press

Sono stati mesi estremamente complicati per la superstar del tennis femminile Jessica Pegula, numero #4 della classifica WTA. Una donna solare, allegra, solitamente sempre molto disponibile nei confronti dei media. Perché lei stessa per tradizione imprenditoriale di famiglia è una ricchissima operatrice del settore. Ma da alcune settimane la si vedeva pochissimo e, cosa più importante, rifiutava qualsiasi incontro o intervista. Tanto che a settembre si erano diffuse anche voci allarmanti circa un suo possibile allontanamento dal tennis agonistico per fare fronte ai crescenti impegni imprenditoriali e di famiglia.

Jessica Pegula “Il mio dramma personale”

Jessica Pegula è la figlia di Terry e Kim Pegula, ricchissimi imprenditori che condividono la passione per lo sport. Lui, 71 anni, gestisce un patrimonio personale che sfiora i 10 miliardi di dollari – proprietà immobiliari e intellettuali escluse. Lei, supermanager di diciotto anni più giovane, è coinvolta nelle principali attività di famiglia. Tra le quali la gestione dei Buffalo Bills e dei Buffalo Sabres.

Accettando di parlare di ciò che le stava accadendo Jessica Pegula ha rotto il velo di silenzio e riservatezza che circonda la sua famiglia… “Mia mamma è stata in pericolo di vita per diversi mesi – ha detto la tennista – a giugno ha subito un arresto cardiaco devastante. E oggi, anche se lotta con tutte le sue forze, non è ancora guarita. E siamo tutti molto preoccupati”.

Due malori devastanti

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Un momento difficilissimo per Jessica Pegula dopo l’attacco cardiaco occorso alla madre – Tennis Press

Un problema molto serio. Tenuto sotto silenzio fino al drammatico malore sul campo di Damar Hamlin, il giocatore dei Buffalo Bills collassato sul campo. Le sue immagini hanno lasciato sotto shock tutta la comunità sportiva americana. Oggi Hamlin sta meglio, due giorni fa – a distanza di sole due settimane dal malore – è tornato in campo per il suo primo allenamento.

Ma è stata proprio la sua vicenda a convincere Jessica Pegula a raccontare il proprio dramma familiare. Scrivendo personalmente un post per The Players’ Tribune, la tennista ha spiegato come a giugno sua madre Kim, co-proprietaria e presidente di Bills e Sabres, abbia subito un arresto cardiaco. E continui a combattere con problemi di linguaggio e di memoria.

Appesi a un filo

Jessica Pegula
Jessica Pegula – Tennispress.it

Jessica Pegula scrive… “Abbiamo avuto molta paura di perderla. Il malore è stato improvviso e devastante, l’ha colta nel sonno. Mio padre e mia sorella Kelly le hanno letteralmente salvato la vita con un defibrillatore portatile che avevamo in casa prima dell’arrivo dei paramedici. Fino ad allora niente di grave, solo un po’ di stanchezza poco dopo aver festeggiato il suo 53esimo compleanno”.

Il malore di Hamlin, popolarissimo giocatore di football americano vittima di un collasso mentre era in campo, durante una partita di campionato, ha aperto una ferita ancora aperta: “Mi hanno dato la notizia durante un torneo di tennis a Sydney. Mi sono sentita male. Ho subito dovuto chiamare mia madre. Stavo giocando un doppio misto e il mio compagno deve avere pensato che stavo uscendo di testa. Ho spiegato, ha capito”.

Anche per questo Jessica ha deciso di uscire allo scoperto: “Il malore di Hamlin ci ha consentito di fare molta informazione: e, ripensandoci, credo giusto che in questa storia rientri anche il malore di mia madre. Non ne ho mai parlato, non abbiamo mai voluto diffondere notizie private che riguardassero la salute di mia madre. Ma ora so che la prevenzione parte anche da queste cose. Dall’avere un defibrillatore in casa, pronto e carico per ogni uso”.

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