Sinner, per coach Vagnozzi non deve essere più un obiettivo: la strada è tracciata

Simone Vagnozzi, il coach di Jannik Sinner, fa chiarezza su qual è il percorso che deve percorrere il tennista: non è più un obiettivo

Non una delusione, ma certo Jannik Sinner non ha fatto salti di gioia dopo essere uscito agli ottavi di finale degli Australian Open. Il match con Tsitsipas resterà a lungo nella memoria del tennista altoatesino che, dopo aver rimontato due set, ha dovuto arrendersi al greco nell’ultimo parziale.

Sinner
Sinner – Tennispress.it

Ora per Sinner è il momento di ripartire e il programma da questo punto di vista è abbastanza chiaro. C’è Montpellier, poi Rotterdam quindi Marsiglia , prima degli appuntamenti americani con i Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Un tour de force che darà un nuovo segnale su una stagione che non è partita al meglio ma sulla quale il numero 1 del tennis italiano punta molto. C’è la top ten nel mirino e soprattutto la voglia di arrivare fino in fondo in almeno uno Slam per un tennista che da tutti è indicato come uno dei migliori della nuova generazione. Occorrerà però dimostrare che i passi avanti nel percorso di crescita sono stati fatti e altri ne arriveranno. Da questo punto di vista il suo coach Simone Vagnozzi parla in maniera abbastanza chiara: la strada è tracciata, non è più un obiettivo.

Jannik Sinner, coach Vagnozzi: “Percorso darà i suoi frutti”

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Sinner – Tennispress.it

Coach Vagnozzi in un’intervista alla ‘Gazzetta dello sport’ racconta programmi e ambizioni di Sinner per il 2023, partendo proprio dalla sconfitta contro Tsitsipas a Melbourne. Un ko che pesa ancora e che non può essere stato accolto in maniera positiva. L’allenatore lo dice chiaramente: “Occorre sincerità: giocarcela con i top 5 non è il nostro obiettivo – le sue parole –. Siamo entrati in campo per vincere, con la consapevolezza di aver lavorato in maniera dura durante la preparazione“.

La sfida però ha preso un’altra piega con Tsitsipas che è riuscito subito ad involarsi sul 2-0: “Era un match particolare – spieqa Vagnozzi –  Si è trattato di un match particolare, a un anno esatto dall’inizio del nostro lavoro e da quando aveva affrontato proprio il greco. C’era inevitabilmente un po’ di pressione“. Conseguenza sono stati i primi due set in cui il 21enne non ha espresso il suo tennis, faticando ad entrare nel match. Alla fine è andato vicino alla vittoria, dovendo cedere a Tsitsipas al quinto.

Vagnozzi su Sinner

Jannik Sinner
Jannik Sinner – Tennispress

Un match che ha comunque fatto vedere che miglioramenti ci sono stati: “Dal punto di vista atletico siamo molto contenti – conferma Vagnozzi, ci abbiamo lavorato tantissimo. Prima Jannik andava in debito di ossigeno alla fine degli scambi lunghi e soltanto con la grande forza mentale che gli è propria chiudeva il punto. Ora arriva più fresco e lucido“.

Una progressione che non è ancora terminata e che deve essere accompagnata da miglioramenti anche a livello tattico. “Jannik gioca bene d’istinto ma a volte è importante anche avere degli schemi. Lui fa fatica ad unire questi due aspetti. Deve piegare l’istinto alla logica e così, davanti a scelte giuste, magari sbaglia il colpo“. Però i miglioramenti ci sono e Vagnozzi è convinto: “In percorso che darà i suoi frutti“.

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