Djokovic, Toni Nadal ha la “soluzione”: è l’unico modo

Novak Djokovic ha vinto gli Australian Open 2023 e ha tutta l’intenzione di vincere ancora. Ma Toni Nadal ha una “soluzione”.

Alla fine è arrivato anche il decimo titolo degli Australian Open per Novak Djokovic che ha dovuto aspettare un anno prima di poter cercare di raggiungere questo traguardo. La sua vittoria è stata un’altra prova di forza, l’ennesima, di una carriera che sta assumendo contorni sempre più straordinari, ai limiti del leggendario.

Novak Djokovic
Novak Djokovic – Tennispress.it

Del resto con 93 titoli in totale, di cui 22 Slam, 6 Finals e 38 Masters 1000, Nole sta continuando a scrivere la storia del tennis. E se ci mettiamo anche che, a 35 anni, si ritrova nuovamente in cima alla classifica mondiale, ecco come sia da aspettarsi che questi numeri salgano ancora. Anche perché, lui lo ha detto, non vuole fermarsi qui e, intanto, potrebbe ritoccare anche il record per il maggior numero di settimane in prima posizione del ranking, ad oggi 373, già mai nessuno come lui.

Insomma, è un Djokovic ancora in formissima e non sazio di tutti i trofei che ha già conquistato. Basti pensare al suo percorso a Melbourne, dove ha concesso soltanto un set agli avversari. L’unico a farcelo, in maniera anche inaspettata, è stato Enzo Couacaud al secondo turno, mentre per gli altri non c’è stato niente da fare, compresi giocatori come Dimitrov, ex top 5, Rublev e lo stesso finalista Tsitsipas.

Djokovic è quindi ancora una volta l’uomo da battere, ma in “aiuto” dei suoi rivali è arrivato Toni Nadal che nel suo editoriale su El Pais ha dato qualche consiglio che potrebbe essere utile a chiunque voglia tentare di battere Nole.

Toni Nadal svela i “segreti” per battere Djokovic

Toni Nadal
Toni Nadal – Tennispress.it

Il suo gioco è sicuramente il più completo del circuito, che gli permette di giocare sia in attacco che in difesa – le parole di zio Toni. È deciso e combattente fino allo sfinimento, e risponde con sorprendente serenità nei momenti di massima tensione“. E ancora: “Ha anche l’ambizione e la conseguente voglia di continuare a migliorare. Prova di ciò è il suo servizio, che è stato notevolmente migliorato negli ultimi tempi“.

Sono passati dieci anni, ma Toni Nadal ricorda ancora la strategia utilizzata, concordata con il nipote, nella finalissima dello US Open 2013. Via la potenza, tratto caratteristico del gioco di Rafa, dentro la pazienza, la lentezza, “armi” che, secondo il coach, sarebbero ancora valide per chi voglia sconfiggere Djokovic.

Il commento di Toni Nadal

Djokovic
Djokovic – Tennispress.it

Per batterlo, abbiamo pensato di non dover aprire molti angoli o cambiare rapidamente direzione e giocare – afferma –. Al contrario, più al centro“. Questo perché per Toni: “Aumentare l’apertura del campo, la lunghezza dei movimenti e la velocità negli scambi non poteva che provocare in lui una risposta ancora più aggressiva, implacabile e definitiva“. Ed ecco quindi la soluzione che permise a Nadal di vincere il suo secondo US Open: “È così che abbiamo deciso di giocare più lentamente, al centro del campo e con convinzione. Fortunatamente per noi, Rafa è uscito vincitore, ma ricordo quella finale come una di quelle più difficili giocate da mio nipote“.

Per quanto riguarda Tsitsipas, per Toni non ha utilizzato la tattica giusta, preferendo, per l’appunto, quello stesso scontro diretto con Nole che andrebbe evitato: “Nel primo set ha voluto affrontare Novak uno contro uno, con tiri veloci e aggressivi, cambiando continuamente la direzione dei suoi tiri“. Perciò, in conclusione: “Sembra impossibile battere Djokovic in quel modo a meno che tu non sia Roger Federer. Batterlo in velocità è una tattica quasi suicida“.

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