Matteo Berrettini parla del suo orgoglio per un traguardo raggiunto: non poteva saperlo prima di iniziare la stagione
Un grande inizio di stagione per Matteo Berrettini. Il tennista romano, che da tempo non disputava un singolare a causa dell’infortunio che gli ha impedito di giocare l’ultima parte del 2022, ha iniziato come meglio non poteva la stagione con tre vittorie nelle prime tre partite nella United Cup.
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Prima il successo contro il brasiliano Monteiro, poi quello ben più di peso contro Casper Ruud. Il norvegese è stato regolato in due set dal tennista romano che ha dimostrato di essere già in forma, nonostante la lunga assenza dai campi di gioco.
Il tris è arrivato contro Hurkacz in Italia-Polonia. Una vittoria in tre set che ha favorito la qualificazione alla semifinale della United Cup per gli azzurri che da oggi, venerdì 6 gennaio, cominciano la loro sfida contro la Grecia di Tsitsipas e Sakkari.
Berrettini: “E’ un motivo d’orgoglio”
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Berrettini ha parlato più volte in conferenza stampa. In particolare, dopo il match contro Ruud, Matteo non ha nascosto la sua soddisfazione: “Sono felicissimo per la mia vittoria e per quella della squadra. Ho giocato una grande partita. Casper lo conosco molto bene, anzi ci conosciamo bene a vicenda“.
Il tennista italiano sottolinea un aspetto molto particolare: “L’ho già spiegato dopo la vittoria contro Monteiro: sono molto felice perché dopo un’assenza lunga non pensavo di poter essere a questi livelli in maniera così veloce. Non puoi sapere quando tornerai a giocare a certi livelli: questo è un motivo per me di grande orgoglio“.
Del resto il tennis di Berrettini è stato molto fluido e il punteggio contro Ruud dimostra che il romano ha sempre comandato il gioco: “Ho servito molto bene e contro un avversario solido come lui è un aspetto importante perché Casper prende sempre la decisione giusta. Era fondamentale essere aggressivi e non lasciargli il comando del gioco: se lo fai diventa pericolosissimo“.
Berrettini, le altre dichiarazioni
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Ruud, almeno in Australia, non lo è stato e la vittoria di Berrettini non è stata quasi mai in discussione. Però si tratta soltanto di un match di inizio stagione, un’annata che si preannuncia lunga e carica di tensione per l’italiano. Lo stesso Berrettini, continuando a parlare in conferenza, conferma la grande pressione che sente addosso: “Non se ne va mai. Puoi essere un campione dello Slam, un top 10 o un giocatore che è appena approdato al professionismo”.
L’italiano continua: “Parlando con il mio coach, riflettevo sulla grande pressione che c’è da gestire: non parlo soltanto della sfida con Ruud, ma di tutta la stagione“. Riuscirci sarà un passo importante per un’annata da ricordare: il 2023 dovrà vedere il 26enne romano tornare in top 10 e provare a dare l’assalto ad un Grande Slam, quello fuggito via in finale a Wimbledon nel 2021 contro Djokovic. Una vetta mai più toccata anche a causa dei tanti stop dello scorso anno. Ora però Berrettini è tornato, lo ha fatto vincendo e vuole continuare a farlo.