Berrettini e Sinner, Bertolucci indica il “favorito”: c’è un motivo ben preciso

Paolo Bertolucci ha parlato del tennis azzurro analizzando le possibilità di vittoria di Matteo Berrettini e Jannik Sinner.

Il tennis azzurro sta vivendo uno dei migliori periodi della storia. Sicuramente il migliore dai tempi di Pietrangeli e Panatta, unici due italiani a vincere almeno uno Slam. Gli stessi ex campioni furono anche i protagonisti di uno storico successo per l’Italia dello sport, quello di Coppa Davis nel 1976 a Santiago del Cile.

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini – Tennispress.it

Ora, a distanza di oltre 40 anni, la vittoria dell’insalatiera non è più un sogno, ma un obiettivo concreto che può essere raggiunto grazie ai principali interpreti del movimento nostrano. Tre su tutti Berrettini, Sinner e Musetti, tra i talenti più luminosi del Paese, ma anche Sonego e la coppia Fognini-Bolelli hanno dimostrato di poter ricoprire un ruolo chiave nella squadra di capitan Volandri.

Quest’anno il trofeo sembrava alla portata, ma gli infortuni degli stessi Berrettini e Sinner, oltre che quello di Bolelli che non ha potuto disputare il match decisivo di doppio della sfida con il Canada, hanno condizionato, quantomeno in parte, l’esito finale. Ad ogni modo, nel 2023 si ripresenterà l’occasione e la Nazionale potrà contare anche sulla wild card che gli darà l’accesso diretto alla fase a gironi della competizione senza passare dai preliminari.

Nel frattempo, per gli azzurri ci sarà da giocare un’altra intensa stagione per raggiungere gli obiettivi individuali prefissati e per Berrettini e Sinner potrebbe presentarsi l’occasione di vincere uno Slam, che all’Italia manca dal 1976, anno in cui Adriano Panatta vinse il Roland Garros. Di tutti questi temi ne ha parlato uno degli amici, nonché compagno di squadra in Cile nel ’76 dello stesso Panatta, Paolo Bertolucci.

Sinner o Berrettini, Bertolucci si sbilancia

Jannik Sinner
Jannik Sinner – Tennispress.it

In particolare, in un’intervista all’Unione Sarda, l’ex tennista, e oggi commentatore per Sky Sport, ha analizzato le possibilità di vittoria di un Major degli azzurri. “Difficile dirlo – ammette –. Quest’anno Berrettini e Sinner hanno pagato sul piano fisico gli sforzi e gli infortuni“.

Ciononostante, secondo lui, c’è un favorito: “Quello che ha più possibilità di aggiudicarsi un titolo Major, a mio avviso, è Berrettini sull’erba, su quella superficie è tra i primi tre-quattro al mondo“. Questo perché ha già ottenuto diversi risultati eccellenti sull’erba. “Ha già giocato una finale a Wimbledon persa contro Djokovic e ha vinto due volte il Queen’s” ha detto Bertolucci.

Più difficile, invece, sulle altre superfici. “Negli altri tornei dello Slam è più difficile per lo stesso Berrettini o per Sinner, l’altro italiano vicino al top – aggiunge –. Perché su cemento e terra ci sono otto-dieci giocatori da battere, è più complicato“.

Per Jannik, poi, nel 2022 sono venuti alla luce i suoi limiti fisici. Ed è su questo che, secondo Bertolucci, deve concentrarsi maggiormente se vuole essere uno dei migliori giocatori in futuro. “Sì, ma deve lavorare sul fisico – le sue parole –. Gli mancano ancora due o tre anni per essere al top, per vincere di seguito uno dopo l’altro sette incontri tre set su cinque“.

Per farlo, bisognerebbe seguire alcuni esempi illustri, utili anche per gli altri azzurri. “Bisogna guardare l’esempio di altri giocatori di vertice – dice –. Zverev, quattro-cinque anni fa, aveva le gambe fini fini, poi con il lavoro in palestra è cresciuto fisicamente ed è diventato più competitivo. È la strada che devono seguire i nostri“. Compreso Musetti che, per Bertolucci, è “il talento più puro del tennis italiano ed è anche il più giovane“. Anche lui, però, nel 2022, ha commesso qualche errore che in futuro dovrà limitare. “Deve programmarsi meglio, quest’anno ha giocato troppo inseguendo punti Atp dappertutto e si è allenato poco. Sono comunque ottimista” ha dichiarato.

Impostazioni privacy