Ultima intervista stagionale per Matteo Berrettini che lancia programmi estremamente ambiziosi in vista del 2023
Inutile sottolineare quanto il 2022 di Matteo Berrettini sia stato un anno di difficoltà e di grande sofferenza.
Il tennista romano è stato rallentato da un gran numero di problemi fisici e infortuni. Interventi chirurgici, problemi muscolari, ricadute. Una stagione che è stata un autentico calvario per un tennista che aveva caratterizzato il suo stile grazie a una notevole fisicità e solidità mentale. Ma dopo la semifinale di Melbourne nulla è andato per il verso giusto.
Niente tornei sulla terra battuta. Positivo al Covid prima di Wimbledon, costretto a rinunciare al torneo londinese subito dopo avere vinto al Queen’s. I quarti di finale dello US Open non ripagano certo Berrettini di tutta la sofferenza e i sacrifici di questa stagione. Il 2023 non potrà certo essere peggio di così.
Matteo Berrettini sfida la sorte
Qualche giorno di vacanza prima di iniziare la preparazione in vista dell’Australian Open, il primo di una serie di obiettivi che Berrettini si pone con l’ambizione di vincere. “Ho bisogno di tornare a giocare con continuità e di assaporare di nuovo il gusto della vittoria” ha detto Berrettini in una lunga intervista a Eurosport.
Il sogno è un trofeo dello Slam
Il primo obiettivo è ovviamente quello di migliorare una classifica che nel 2022 lo ha visto perdere qualche posizione. Per poi chiudere amaramente, fallendo l’evento delle ATP Finals di Torino e con una Coppa Davis giocata in condizioni certo non straordinarie. Berrettini focalizza un obiettivo per volta: “Continuerò a monitorare la mia situazione perché in questo lavoro non puoi dare niente per scontato, e se non stai bene non c’è obiettivo che tenga”.
Un passo alla volta: “L’obiettivo è tornare a vincere, a riguadagnare posizioni in classifica ma fin da subito sento che le cose stanno migliorando – ha concluso Berrettini – e se c’è una cosa che ho capito è che posso davvero puntare a un trofeo dello Slam. Voglio puntare ai tornei più importanti, quelli che quest’anno mi sono mancati. Slam e Masters 1000. Sto meglio e sono convinto di potercela fare. In fondo se mi sento bene ho dimostrato di potermela giocare fino in fondo e con chiunque”.