Andrey Rublev lo ribadisce ancora: è la cosa migliore che ha fatto

Il tennista russo Andrey Rublev lo dice in maniera aperta: è questa la cosa migliore che ha fatto nel 2022

Un 2022 fatto di luci in campo e preoccupazioni fuori quello di Andrey Rublev. Il tennista russo ha portato a casa quattro titoli dell’ATP Tour e ha avuto un record di 51 vittorie e 20 sconfitte durante gli ultimi dodici mesi.

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Andrey Rublev – Tennispress.it

Risultati che gli hanno consentito di chiudere all’ottavo posto nel ranking, nonostante le difficoltà ad andare avanti negli Slam. I quarti sono il suo tabù, visto che non è mai riuscito ad andare oltre: lì si è fermato anche al Roland Garros e agli US Open, raggiungendo le semifinali a Indian Wells e nelle Finals ATP.

Nel 2023 l’obiettivo è ovviamente migliorare, ma intanto questi sono i giorni dei bilanci e delle riflessioni su quanto è stato fatto. Proprio a questo riguardo, dall’Arabia Saudita dove è impegnato con Berrettini nel doppio della Diriyah Cup, Rublev ha fatto il punto di quanto accaduto ed ha individuato anche la cosa migliore fatta nel 2022: il messaggio è eloquente.

Rublev ammette: “E’ la cosa migliore fatta”

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Andrey Rublev – Tennispress.it

Andrey Rublev ha analizzato il suo 2022, individuando qual è stata la cosa migliore fatta. Il riferimento è inevitabilmente al messaggio lanciato contro la guerra. E’ accaduto in due occasioni: dopo la semifinale vinta del Dubai Tennis Championships quando ha scritto sulla telecamere ‘No War Please’, quindi durante le ATP Finals che si sono tenute a Torion quando il messaggio è stato ‘Peace, Peace, Peace, All we need’.

Una delle cose migliori che ho fatto quest’anno, è stato il messaggio lasciato a Dubai. E’ stato il massimo che ho potuto fare durante l’anno“. Un messaggio che, come detto, ha ribadito anche a Torino, città per la quale spende parole dolci. “Vista la situazione che c’è nel mondo, pensi che non meriti il sostegno e quando, come a Torino: non ho mai provato qualcosa del genere. E’ stato un momento speciale“.

Un momento che è rimasto nel cuore di Rublev che lo ha detto apertamente: “Nel mio caso sono molto fortunato. Non posso lamentarmi perché ho la possibilità di giocare e viaggiare. Sono fortunato ad essere in questa posizione, ma nel mondo ci sono milioni di persone che stanno soffrendo: questo è terribile“.

Rublev fissa gli obiettivi nel 2023

Andrey Rublev non fa soltanto il bilancio del 2022, con i messaggio contro la guerra come “la cosa migliore fatta“, ma si proietta anche al prossimo anno. Una stagione nella quale il numero 8 al mondo ha un solo obiettivo.

E’ semplice: migliorare. Ho ancora molto spazio per fare progressi a livello di gioco e a livello mentale – dice –. Posso analizzare il 2022, valutare le cose che ho sbagliato, le partite in cui ho fatto male e quelle in cui sono riuscito ad avere una forte mentalità“. Con l’obiettivo di “concentrarsi in quella direzione e cercare di fare cose meno sbagliate durante la stagione“. Questa la missione di Rublev per l’anno che sta per iniziare, con l’obiettivo però di lanciare ancora altri messaggi contro la guerra e per chi in questo momento sta soffrendo. Del resto è “la cosa migliore” che ha fatto nel 2022 ed allora perché non ripeterla?

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