Alcaraz inseguirà il suo secondo Slam all’Australian Open: coach Ferrero, in un lucido discorso, ha coinvolto anche Djokovic.
Carlos Alcaraz ha chiuso il 2022 al numero 1 del mondo dopo una stellare cavalcata che l’ha portato a vincere due Masters 1000 (Miami e Madrid) ed il primo Slam della sua carriera, allo US Open. Un traguardo senza precedenti, perché mai nessuno si era spinto così in alto a 19 anni.
I risultati non sono certamente in discussione, anche se il finale di stagione di Novak Djokovic ha riacceso il dibattito su quello che sarebbe successo – in classifica – qualora il serbo non avesse saltato due dei quattro Slam e quattro degli otto Masters 1000 disputatisi.
Per il 2023, però, quanto visto non dovrebbe ripetersi, quindi Alcaraz e Djokovic potrebbero avere molte più occasioni per affrontarsi rispetto alla sola sfida dello scorso maggio, a Madrid. Un commento importante sulla situazione è arrivato da Juan Carlos Ferrero, allenatore del numero 1 ATP, che ha spiegato cosa cambierà con la presenza del 21 volte campione Slam.
Alcaraz, coach Ferrero a sorpresa su Djokovic: “Abbiamo bisogno di lui”
El Mosquito, a sua volta ex numero 1 al mondo, ha rilasciato un’intervista esclusiva ad Eurosport, chiarendo quale sarà il passaggio che Alcaraz dovrà fare per un ulteriore salto di qualità. “Credo che per migliorare Carlos abbia bisogno di giocarsela contro uno dei migliori della storia. Certamente c’è Rafa [Nadal], e abbiamo bisogno anche di Novak [Djokovic]”.
Poi un precisazione per legittimare quanto sopra: “A Madrid hanno giocato contro, e Carlos ha dovuto alzare il livello per provare a vincere“. La partita, in effetti, ha generato uno spettacolo incredibile, ed è stata considerata dall’ATP come il miglior match dell’anno nel due su tre. E Ferrero vuole vederne altri, di scontri così: “È questo quello di cui abbiamo bisogno: giocare contro di lui negli Slam, è importante per il miglioramento di Carlos“.
“Abbiamo parlato“, ha poi aggiunto Ferrero, “e siamo felici che Djokovic tornerà all’Australian Open. Perché, se vuoi vincerlo, devi battere i migliori. Dunque è una buona notizia il fatto che ci sarà anche lui”, ha chiuso, allineandosi a quanto già dichiarato di Nadal dopo l’annuncio della presenza di Djokovic, che vedrà annullato il ban dello scorso anno, inizialmente valido per tre anni.
