Rafa Nadal, è cambiato tutto: la svolta è finalmente arrivata

Rafa Nadal ha ammesso di aver trovato una soluzione, quantomeno temporanea, ad un problema di cui soffre da parecchi anni.

È stata ancora una stagione esaltante per Rafa Nadal che ha 36 anni è riuscito a portarsi a casa Australian Open e Roland Garros. Di certo non è stato semplice, ma lo spagnolo ha fornito l’ennesima dimostrazione del suo talento e, soprattutto, della sua tenacia.

Rafa Nadal
Rafa Nadal (Ansa Foto)

Infatti, il campione di Manacor ha dovuto fare i conti con alcuni problemi fisici che gli hanno impedito di rendere al meglio nella seconda parte di stagione, anche se, a onor del vero, anche a Parigi, in occasione dell’Open di Francia, ha dovuto giocare per l’intera durata del torneo sotto infiltrazioni.

La causa è stata il problema cronico al piede di cui soffre da parecchi anni e, ciononostante, è riuscito ad imporsi per la quattordicesima volta sui campi della capitale francese. Peraltro, per riuscire a giocare Wimbledon ha dovuto sottoporsi ad un particolare trattamento che, in sostanza, ha anestetizzato più o meno permanentemente il nervo interessato.

Così facendo, il dolore è scemato e Rafa ha potuto disputare regolarmente la sua stagione. Un momento, questo, fondamentale non solo per il 2022 del maiorchino, ma altresì per la sua stessa carriera, come ha ammesso lo stesso Nadal in un’intervista riportata da Puntodebreak.com.

Rafa Nadal: “Ha cambiato le mie prospettive”

Rafa Nadal
Nadal (Ansa Foto)

La stagione ha avuto diverse fasi ed è stata segnata dai miei problemi fisici – le parole di Rafa. È cambiato tutto quando abbiamo trovato un trattamento efficace per il mio piede, che mi ha aiutato molto. Questo ha cambiato le mie prospettive radicalmente“.

Dunque, se da un lato Nadal ha già pensato a quando sarà il momento di ritirarsi dalle scene tennistiche, dall’altro, grazie a questo trattamento per curare il piede, può continuare a giocare per almeno una manciata di anni ancora. Certo, bisognerà vedere come evolverà la situazione, poiché per la patologia di cui soffre, la sindrome di Muller-Weiss, non esisterebbe ancora una cura che vi ponga rimedio in maniera definitiva.

Intanto, però, il 22 volte campione Slam può continuare, tant’è che anziché fare una pausa come molti altri suoi colleghi, ha intrapreso un tour di match esibizioni che lo sta portando a viaggiare in tutto il Sudamerica.

Prima tappa Argentina, dove lo spagnolo ha sfidato Casper Ruud prima in singolare e poi in doppio misto con Gabriela Sabatini e Gisela Dulko. Ora è in Cile, dove giocherà con Alejandro Tabilo, e dopo questo impegno si sposterà in Brasile, Ecuador, Colombia e, infine, Città del Messico.

Dopodiché, si tornerà a fare sul serio in occasione della prima United Cup della storia, in programma in Australia tra fine dicembre e inizio gennaio, che anticiperà l’Australian Open. “Ho intenzione di partire per l’Australia tra tre settimane, vedremo cosa succederà” ha affermato Rafa.

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