É bastato un video postato su Twitter e tutti si interrogano sul misterioso beverone preparato da un fisioterapista per Djokovic
Non ci possono essere segreti quando ti chiami Novak Djokovic. E così, a un fan appostato sulle tribune di Parigi Bercy non è sfuggita la segretissima preparazione di un drink che il fisioterapista personale del fuoriclasse serbo ha preparato ai bordi del campo.
Ingredienti nascosti in un borsone, sciolti in una borraccia di plastica e passati direttamente al fuoriclasse. Un ‘beverone’ ingurgitato avidamente da Djokovic che non gli ha consentito di evitare la sconfitta nella finale persa contro il danese Holger Rune. Ma che ha scatenato la curiosità di tutto il web. Cosa c’è dentro la pozione magica di Djokovic? E soprattutto… perché è così misteriosa?
Djokovic e il drink preparato in tribuna
Qualcuno on line l’ha addirittura definita “dodgy”, che letteralmente significa losca. E la cosa non ha fatto piacere a Djokovic. Ma soprattutto a sua moglie Jelena. Anche perché il video della preparazione della bevanda è immediatamente diventato virale su Twitter raccogliendo migliaia di visualizzazioni. Le immagini sono state girate durante la semifinale vinta in tre set contro Tsitsipas. L’obiettivo ha inquadrato nitidamente uno degli uomini di fiducia del tennista mescolare alcune bevande in una borraccia, recapitata da una ball-girl al tennista durante il cambio di campo. Niente di anomalo. E niente di strano.
Privato e pubblico
Come milioni di altri sportivi Djokovic ha i suoi gusti. E come migliaia di altri tennisti, professionisti ma soprattutto amatori, il serbo si prepara personalmente le proprie borracce secondo indicazioni ben precise che riguardano il gusto della bevanda, il contenuto di sali minerali e di zuccheri.
Jelena Djokovic ha risposto molto stizzita a una domanda sull’argomento: “Non c’è nulla di misterioso e soprattutto nulla di sospetto. Novak beve in campo quello che gli preparo io a casa quando si allena, in palestra o sul campo. É invece preoccupante il fatto che ci sia chi si sente in diritto di valicare il confine privato delle persone prendendosi il diritto di puntare una telecamera verso di te per poi ipotizzare qualcosa di losco o scorretto. Evidentemente oggi proteggere il proprio privato ti rende ambiguo”.
Lo staff di Djokovic lavora con il fuoriclasse da una vita. Ulysses Badio, il suo fisioterapista di fiducia, e l’italiano Marco Panichi, un’autentica celebrità nel mondo del tennis per la sua attività di consulenza nella preparazione atletica e motivazionale. Anche lui collabora con Djokovic da tanti anni. É stato proprio Panichi ad accorgersi che qualcuno dalle tribune stava filmando la preparazione del drink, poi protetto dallo staff del tennista che era nelle prime file della tribuna.