Nadal, un problema lo tormenta: non c’è una cura definitiva

Rafa Nadal soffre da tempo di un problema che lo tormenta ma nonostante il fastidio persistente continua a vincere.

Il 2022 è stato un anno particolarmente speciale per Rafa Nadal, sia sul piano sportivo, per i suoi successi, che personale, con la nascita del figlio. Lo spagnolo ha infatti trionfato agli Australian Open e al Roland Garros, oltre agli Atp di Melbourne e Acapulco. Un avvio di stagione letteralmente trionfale per lui, che poi, però, ha avuto diversi problemi che ne hanno frenato il rendimento.

Rafa Nadal
Rafa Nadal (Ansa Foto)

A Wimbledon, ad esempio, ha subito un infortunio ai muscoli addominali che lo hanno costretto al ritiro dal torneo. Poi ci sono state anche le preoccupazioni per via della moglie che nelle settimane degli US Open era stata ricoverata per alcune complicazioni nella gravidanza. Fortunatamente, da questo punto di vista, tutto ok, ma per Rafa resta un problema che lo sta condizionando da molto tempo sebbene, a guardare il suo palmares, non si direbbe.

Si tratta di una patologia cronica al piede con cui convive da molto tempo, dal nome Sindrome di Muller-Weiss.

Che cos’è la patologia di cui soffre Rafa Nadal

Rafa Nadal
Nadal (Ansa Foto)

Allo scorso Roland Garros lo ha tormentato non poco costringendolo a giocare sotto infiltrazioni per l’intera durata della manifestazione. Ciò non gli ha comunque impedito di vincere il suo 14° titolo parigino, ma di certo ha dovuto faticare molto per riuscire ad arrivare fino in fondo.

Nello specifico, la Sindrome di Muller-Weiss è una malformazione congenita all’osso del piede, ma Rafa lo ha scoperto soltanto nel 2005 dopo gli accertamenti per un infortunio. Già all’epoca i medici lo avevano avvertito sul fatto che prima o poi avrebbe dovuto ritirarsi all’improvviso, anche perché ad oggi non esistono cure che possono porvi rimedi in maniera definitiva. Ci sarebbe l’opzione intervento, ma, di fatto, non darebbe garanzie sufficienti per curare definitivamente la patologia e, peraltro, lo potrebbe costringere a smettere di essere di un atleta.

Dunque, esistono soltanto terapie provvisorie che limitano il dolore ed è ad una di esse che il tennista si è sottoposto per poter partecipare a Wimbledon: un trattamento laser che anestetizza in modo più o meno prolungato il nervo interessato.

Inoltre, un’altra “cura” che da tempo utilizza è una particolare soletta, realizzata su misura per lui, che gli ha consentito di continuare a giocare in tutti questi anni diventando il Nadal che tutti noi conosciamo.

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