Jannik Sinner raggiunge Nadal: sono stati gli unici a farlo

Jannik Sinner accede agli ottavi di finale dello US Open ed eguaglia il record del 22 volte campione Slam Rafa Nadal.

Dopo la vittoria al terzo turno di Berrettini è arrivata anche quella dell’altro portabandiera azzurro Jannik Sinner, che ha avuto la meglio sullo statunitense Brandon Nakashima. Il match non è stato dei più semplici per l’altoatesino, che ha commesso qualche errore di troppo nel primo set, andato all’avversario.

Jannik Sinner
Jannik Sinner (Ansa Foto)

Dal secondo in poi, però, è stata tutta un’altra storia, con Jannik che è tornato con forza in partita giocando meglio, fino ad archiviare la pratica con un risultato netto (6-3; 4-6; 1-6; 2-6).

Adesso agli ottavi incontrerà Ilya Ivashka che ha battuto Lorenzo Musetti in quattro set. Per Sinner c’è quindi la possibilità di “vendicare” il connazionale in un match che, sulla carta, è accessibile. Certo, non bisognerà sottovalutare l’avversario, ma intanto il 21enne di San Candido può festeggiare per un record che lo conferma tra i giocatori più in forma della stagione.

Sinner eguaglia Nadal: il record

Jannik Sinner
Sinner (Ansa Foto)

In particolare, con la vittoria su Nakashima, Jannik ha centrato gli ottavi di finale in tutti e quattro i tornei del Grande Slam della stagione eguagliando Rafa Nadal, gli unici due giocatori in grado di farlo.

Il maiorchino è senz’altro tra i migliori di questo 2022 che gli ha già regalato le gioie dell’Australian Open e del suo 14° Roland Garros in carriera. Peraltro, se non fosse stato per lo strappo ai muscoli addominali, lo spagnolo avrebbe avuto buone chance di arrivare fino in fondo per giocarsi la finale.

Sinner, invece, a Melbourne era stato fermato soltanto dalla testa di serie numero 4 del torneo Stefanos Tsitsipas. Poi c’è stato qualche infortunio di troppo che ne ha condizionato il rendimento. Guai fisici che si sono riproposti anche in occasione dello Slam di Parigi quando fu costretto al ritiro nel match degli ottavi contro Rublev.

Ai Championships c’è stato un vero e proprio exploit su una superficie che prima di allora aveva sempre faticato ad esprimersi ad alti livelli. Ma quest’anno è stata tutta un’altra storia con il classe 2001 che si è spinto fino ai quarti dove ha giocato alla grande contro l’ex numero 1 al mondo Novak Djokovic, che di lì a poco avrebbe trovato il suo settimo titolo Wimbledon.

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