Djokovic conferma tutto, è ufficiale: salta il torneo

Adesso è ufficiale: Novak Djokovic non parteciperà al primo importante evento della stagione Nord-americana su cemento.

Non una stagione semplice per Novak Djokovic, caratterizzata dall’incertezza del suo calendario di impegni per via del rifiuto a sottoporsi al vaccino anti Covid. Questa sua scelta sta quindi comportando reazioni dure da parte dei governi di diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Canada.

Novak Djokovic
Novak Djokovic (Ansa Foto)

Nei giorni scorsi, infatti, i vertici di Stato USA e canadesi si sono espressi contrariamente ad un suo arrivo entro i propri confini, mentre adesso, se da un lato c’è ancora qualche piccola speranza di vederlo partecipare quantomeno agli US Open, dall’altro è arrivata la prima conferma ufficiale: Nole ha annunciato che non parteciperà alla Rogers Cup di Montreal, in programma dall’8 al 14 agosto.

Il regolamento in materia sanitaria era chiara sin da subito in questo senso: nessun non vaccinato può entrare in Canada. Inoltre, vanno poi aggiunte le parole, che confermavano questa posizione, da parte del ministro della Salute Jean-Yves Duclos. “Per giocare a Montreal si dovrà rimboccare le maniche e vaccinarsi, le regole sono uguali per tutti” aveva dichiarato.

Djokovic: forfait per Montreal, US Open ancora in dubbio

Novak Djokovic
Djokovic (Ansa Foto)

Dunque, si apre nel peggior modo possibile la stagione su cemento del 21 volte campione Slam. La rinuncia al Masters 1000 canadese inevitabilmente si ripercuoterà nella race, dove al momento è fuori dai primi 8 posti che gli garantirebbero l’accesso alle Finals di Torino. Peraltro, nemmeno la vittoria di Wimbledon gli ha assegnato punti, data la decisione dell’Atp.

Tuttavia, c’è ancora qualche mese per poter recuperare il terreno perso e, magari, già a partire da fine mese, quando si disputerà lo US Open. Infatti, dopo la petizione lanciata dai suoi sostenitori, due rappresentanti del Congresso USA hanno richiesto un’esenzione per permettere al serbo di giocare lo Slam di Flushing Meadows. Tutto, però, dipenderà da Biden, che dovrà stabilire se la presenza di Djokovic rappresenti un beneficio in termini di interesse nazionale.

Pertanto, le prossime tre settimane saranno cruciali per il campione di Belgrado, che intanto nei giorni scorsi ha ammesso che sta continuando ad allenarsi come se potesse partecipare a tutti i tornei. Inoltre, ha tenuto a ringraziare i suoi tifosi che lo stanno sostenendo in questo periodo difficile.

 

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