I dati pubblicati sul sito dell’ATP dimostrano un primato di Federer: nessuno nelle giornate “no” rimane vicino nel punteggio come lui.
La lotta tra Rafael Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer, oramai, non si combatte solo nei numeri più importanti, come il maggior numero di Grand Slam vinti o le settimane al numero 1 del mondo. Il dominio del trio, infatti, è stato talmente totale negli ultimi 17 anni almeno, da sviluppare tra i tre delle differenze minime, che possono aiutarci a giudicarli ed a distinguerli.
Ma anche, a volte, a riaprire continuamente le discussioni, a capire che non ci può essere un criterio davvero univoco. Lo dimostrano anche gli ultimi dati raccolti dallo statistico dell’ATP, Craig O’Shannessey: questi dimostrano, in un certo senso, quanto un giocatore sia duro da battere. E Federer, nella particolare classifica, spicca su tutti, compresi i due storici rivali.
Federer meglio di Nadal e Djokovic: è il più duro da battere
Lo studio di O’Shannessey, in particolare, prende in esame gli ultimi 30 anni del tennis maschile, da 1991 ad oggi, guardando alla percentuale di punti fatti da ogni giocatore, sia nei match vinti che in quelli persi. E nello specifico in questi ultimi, Federer si piazza primo: nei match persi, lo svizzero ha vinto il 47,57% dei punti giocati, più di ogni altro.
Nadal e Djokovic, infatti, sono assenti tra i migliori della graduatoria, dominata dai big server. Al secondo posto, a pari merito, seguono quindi Milos Raonic e Richard Krajicek (47,31%), mentre a completare la Top-5 troviamo Greg Rusedski (47,19%) e Pete Sampras (47,15%). La tendenza, dunque, è chiara: servire meglio aiuta sicuramente a tenersi più vicini nel punteggio, tanto da avere uno scarto minore nei punti.
Quando si tratta di vincere, invece, nessuno lo fa come Nadal, che conquista il 56,40% dei punti. In questo caso, sul podio, ci sono anche Djokovic e Federer, che rispettivamente contano il 56,12% ed il 55,91%. L’elvetico, tuttavia, rimane l’unico essere al top in entrambe le classifiche.
