Il curioso caso di Medvedev: il dato che lo fa sorridere

Daniil Medvedev sta vivendo una stagione piuttosto difficile, ma – nonostante sia mancato anche a Wimbledon – un dato lo fa sorridere.

Si è svolta in maniera piuttosto beffarda la stagione sull’erba di Daniil Medvedev, che nello scetticismo generale era comunque apparso come uno dei giocatori più in forma prima di Wimbledon. Al netto della sconfitta rimediata a Maiorca da Roberto Bautista Agut, il russo si era infatti concesso il lusso di arrivare in finale sia a s’Hertogenbosch che ad Halle, perdendo da Tim Van Rijthoven prima e da Hubert Hurkacz poi.

Medvedev Ansa
Medvedev Ansa

A Wimbledon, come sappiamo, non ha potuto partecipare a causa del ban che gli organizzatori hanno imposto ai giocatori russi. Così, Medvedev ha perso anche l’occasione per fare bene a Church Road, che l’avrebbe aiutato a raddrizzare una stagione non molto positiva, in cui però c’è una felice “anomalia” che lo fa sorridere per il prosieguo di stagione.

Medvedev, un sorriso tra i tanti dispiaceri: il curioso dato sul suo 2022

Medvedev, un sorriso tra i tanti dispiaceri: il curioso dato sul suo 2022
Medvedev, un sorriso tra i tanti dispiaceri: il curioso dato sul suo 2022 (Ansa)

Il suo 2022 sembrava iniziato in maniera perfetta. Qualcosa, però, è cambiato durante il terzo set della finale dell’Australian Open, in cui stava vincendo per 2-0 contro Rafael Nadal. Tra lui ed il titolo si sono frapposti lo spagnolo, appunto, e la sorte, che ha deciso di regalare al maiorchino un 21esimo da sogno, con la rimonta in finale.

Medvedev, dalla Rod Laver Arena, è uscito come una vittima, in tutti sensi. Anche perché la sconfitta ha lasciato il segno. Dopo le brutte uscite ad Indian Wells e Miami, il russo ha deciso anche di fermarsi per intervenire chirurgicamente su un’ernia che gli stava creando problemi. È rientrato solo due mesi dopo, anche se la terra, tra Ginevra ed il Roland Garros, non gli ha regalato gioie.

Il dato anomalo, però, sta proprio qui. Perché pur essendo uno dei pochi top player a non aver vinto alcun titolo in stagione, con tre sconfitte in altrettante finali, è saldo al comando della classifica ATP. E pur non avendo giocato a Wimbledon, paradossalmente, rafforzerà la sua leadership, con Djokovic che invece crollerà perdendo 2000 punti senza poterli difendere. E Zverev, il numero 2 del mondo, sarà distante più di 1000 punti.

In più, il tedesco e Nadal dovranno fare i conti con diversi problemi fisici, un fattore che potrebbe aiutare ulteriormente Medvedev. Attenzione, però, perché in estate il moscovita dovrà farsi trovare comunque immediatamente pronto: tra Montreal e lo US Open avrà infatti 3000 punti, e così il trono della classifica, da difendere.

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