Matteo Berrettini non si nasconde più: sente molto la fiducia e vuole la finale di Wimbledon. E se dovesse vincerla…
Ci siamo. È iniziato l’appuntamento più atteso dell’anno e Matteo Berrettini, dopo la finale dell’anno scorso e i successi di Stoccarda e Queen’s, è uno dei favoriti. Il romano ha dimostrato di avere un ottimo feeling sull’erba, non lasciando scampo agli avversari che ha incontrato finora in questa stagione.
![Matteo Berrettini](https://www.tennispress.it/wp-content/uploads/2022/06/Matteo-Berrettini-27-6-2022-2.jpg)
Vittorie, le sue, che aumentano di significato dal momento che si è presentato in Germania dopo uno stop di tre mesi, dovuto all’intervento alla mano destra. Adesso, però, il livello si alzerà notevolmente e nel suo percorso verso la finale potrebbe incontrare campioni come Tsitsipas, reduce dalla vittoria di Maiorca, Nadal, in corsa per il Grand Slam, e Novak Djokovic, con quest’ultimo, in particolare, che non ha ancora mai battuto.
Tuttavia, in un’intervista al Corriere della Sera, l’azzurro non si è voluto nascondere e ha espresso chiaramente quali sono i suoi obiettivi per questa edizione dei Championships, azzardando, peraltro, una piccola scommessa con sé stesso.
Matteo Berrettini: “Scoppio di fiducia”
![Matteo Berrettini](https://www.tennispress.it/wp-content/uploads/2022/06/Matteo-Berrettini-27-6-2022.jpg)
“Sono sempre stato cauto con le parole – ha esordito Berrettini –. Ora sento che non serve più nascondermi. Sto giocando bene, scoppio di fiducia: entro nel torneo con la ragionevole certezza di poter arrivare lontano. La strada per la finale la conosco già“.
Infatti, il ricordo della cavalcata verso la finale dell’anno scorso è ancora impressa nella sua mente. “Il sentiero è tracciato, i ricordi sono felici – ha affermato -. L’esperienza dell’anno scorso mi ha insegnato tanto: come gestire il tempo tra i match, le emozioni, le attese, le notti“. Perciò, se dovesse ripetersi quest’anno: “Tornare in finale, se dovessi meritarmela, sarebbe un’emozione meravigliosa ma forse un po’ meno sconvolgente. L’ho già vissuta“.
Inoltre, il tennista classe ’96 ha dichiarato di sentirsi migliore e più maturo, a tal punto da sentire di poter battere la sua “bestia nera”, vincitore di sei titoli dell’All England Club: “Mi sento più pronto, più forte, migliore. A Parigi, Londra e New York, nel 2021, ho perso sempre da Djokovic. Direi che è il momento di batterlo“.
E su ciò che sarebbe disposto a fare in caso di vittoria finale: “Niente che includa sforzi fisici, però: né imprese in bici, né maratone, né scalate di montagne per raggiungere santuari…“. Meglio, secondo lui, scommettere qualcos’altro, senza esagerazioni, anche perché a Roma c’è chi si potrebbe arrabbiare. “Sarei disposto ad un taglio netto della barba, a raparmi a zero o a tingermi di biondo. Niente di più estremo, sennò quando torno a Roma nonna Lucia non mi fa più entrare in casa” ha infine aggiunto Matteo.