Rafa Nadal ne è convinto: non arriverà così presto

Il siparietto tra Nadal e Ruud che tira in ballo anche Novak Djokovic: la risposta dello spagnolo strappa applausi

Il 2022 del tennis è destinato ormai ad andare in archivio. C’è la Coppa Davis da chiudere e poi spazio a qualche settimana di vacanza prima di tornare in campo, partendo dall’Australia.

Rafa Nadal
Rafa Nadal (Ansa Foto)

Questo è anche il periodo per fare bilanci e programmare il futuro. Per il tennis il 2022 è stato l’anno del ritiro di Roger Federer, un evento che ha ovviamente aperto le discussioni anche sugli altri due ‘big three’ che hanno occupato la scena mondiale negli ultimi anni: Rafa Nadal e Novak Djokovic. Proprio lo spagnolo ha voluto parlare dell’ipotesi ritiro dall’Argentina, nella conferenza stampa che ha preceduto il suo incontro esibizione con Ruud.

Dichiarazioni che sono a metà tra un bilancio della carriera fin qui compiuta e su quel che potrà accadere nei prossimi anni, con una certezza: al momento Nadal non pensa a dire addio anche lui. Prima però c’è il bilancio di quanto fatto: “Se a 18 anni pensi di poter vincere tutto questo, sei arrogante o sognatore: io non sono nessuno dei due. Vivo lo sport provando a costruire il futuro con il lavoro quotidiano, vivo il presente con attitudine e educazione: ogni piccolo progresso è ciò che ti permette di fare cose più grandi. Essere dove sono  a questo punto della carriera è un regalo“. Un regalo che Nadal sa che prima o poi dovrà finire.

Nadal e il ritiro: “Non sarà a breve”

Nadal
Nadal © Ansa

Lo spagnolo ha chiaro in testa che arriverà il momento in cui dovrà dire addio ma è convinto che questo momento non sia ancora così vicino.  Nadal lo dice in maniera chiara: “Sono un realista: il momento arriverà quando dovrà arrivare e sono pronto per la mia vita lontana dal tennis. Non credo che sarà un problema, al di là dell’adattamento che richiedono tutti i cambiamenti. Ci sono molte cose che mi rendono felice, oltre al tennis“.

Nadal continua affermando che “il tennis è una parte importante della mia vita ma ne ho anche altre di importanza uguale o maggiore. Non credo che la mia fine arriverà nel prossimo futuro“. Di certo il suo addio, come quello di Federer e Djokovic non rappresenterà la fine per il tennis: “Nel passato ci sono stati Borg, Vilas, Connors, McEnroe, Sampras, Agassi, Lendl, oggi ci siamo noi. Nessuno è più importante dello sport. E’ una cosa reale che ci sono stati tre giocatori che hanno fatto cose che non erano state fatte in passato. La prossima generazione dovrà creare la sua strada giorno dopo giorno: il tempo genererà altre grandi stelle“. Per il tempo dell’addio però c’è ancora da aspettare.

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