Sono quattro le sconfitte per Lorenzo Musetti in cinque match giocati in questo avvio di stagione. Il commento è eloquente.
Non è l’inizio di stagione che si augurava Lorenzo Musetti, reduce da tre sconfitte consecutive dopo quella che gli è costata l’eliminazione al primo turno degli Australian Open.
È un Musetti che ancora non ha trovato quella fiducia necessaria per andare avanti nei tornei e, così, nella sua esperienza sudamericana non è mai andato oltre il secondo turno, peraltro unica eccezione dei quattro tornei disputati finora.
L’unica vittoria, ad oggi, l’ha ottenuta all’esordio a Buenos Aires, nel match con Cachin vinto nettamente (6-2 6-3). Un successo che faceva ben sperare per la sua permanenza nel tabellone, ma che alla fine non è bastato.
Ai quarti Varillas ha sparigliato la concorrenza e con un doppio 6-4 ha archiviato la pratica. Ancora peggio, poi, a Rio, dove il cileno Nicolas Jarry non ha avuto particolari difficoltà nell’aggiudicarsi il match (6-4 6-1), e a Santiago del Cile, dove a fermarlo è stato lo spagnolo Jaume Munar (6-4 6-4). E dire che Lorenzo partiva con i favori dei pronostici essendo stato testa di serie numero tre nei primi due appuntamenti e testa di serie numero uno in Cile.
Paolo Bertolucci, il commento su Musetti è eloquente
Per il momento il suo rendimento non sta rispettando le aspettative e, pertanto, le sue prestazioni recenti iniziano ad alimentare qualche dubbio sul suo vero potenziale. Il commento laconico di Paolo Bertolucci la dice lunga circa il suo pensiero sul carrarese classe 2002. “Tre primi turni sono ben oltre la discontinuità” ha scritto riferendosi alle sconfitte al debutto di Australian Open, Rio e Santiago. In più, c’è anche la deludente parentesi in Argentina, e quindi, per l’ex tennista, ci sarebbero alcuni problemi per Lorenzo.
Uno di questi, poi, che emerge dalla discussione nata su Twitter, sarebbe la necessità di trovare un nuovo allenatore che lo supporti in questa fase intensa della sua carriera, dove tutti lo attendono tra i top ten ma che al momento non arriva.
Ad ogni modo, Musetti ha vinto ad Amburgo, con una gran prestazione in finale su Alcaraz, e a Napoli l’anno scorso, i suoi primi due titoli del circuito maggiore. Senza tralasciare le vittorie su campioni come Cilic e Ruud in occasione del Masters 1000 di Parigi Bercy. Insomma, il potenziale ci sarebbe, ma il rendimento attuale rende tutto più difficile per il raggiungimento dei suoi obiettivi.
Il messaggio di Lorenzo
Dopo la sconfitta a Santiago, Musetti ha poi pubblicato una frase sui suoi profili social. “La cima di una montagna è la base della prossima. Quindi continua a salire” si legge. Come a dire, “ho raggiunto il best ranking (18°), ma adesso è l’ora di continuare a lavorare”. Del resto, lo aveva già detto in occasione di una recente intervista che il suo obiettivo è arrivare in top ten e che arrivarsi non sarebbe stato per niente facile. Per adesso, è tutto molto complicato, ma a 20 anni e con un talento come il suo non è da escludere che possa riuscirci.