Matteo Berrettini ammette un errore: ora lo ha capito

Matteo Berrettini svela un aspetto particolare della vita da tennista e ammette un errore: ora lo ha capito

La scelta fatta ad inizio carriera, i guadagni, la difficoltà di una vita in continuo viaggio. Matteo Berrettini si racconta a 360° e lo fa mettendo a nudo aspetti positivi e negativi della vita da tennista.

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini – Tennispress.it

Il romano è stato al centro nei giorni scorsi di una polemica innescata dalle parole di Nicola Pietrangeli per il dare troppa attenzione all’aspetto economico. Il 26enne ha incassato la difesa del collega Kyrgios ed ha parlato anche di soldi nel video ‘Un giorno con…’ prodotto da Red Bull e trasmesso sul canale YouTube di Denis Tarantello. Un video nel quale Berrettini torna alle origini e racconta della possibilità di andare lontano dall’Italia con i genitori che spingevano per convincerlo ad andare negli Stati Uniti a studiare. “Alla fine – ha spiegato – ho deciso di rimanere in Italia e iniziare a fare le cose seriamente visto che la Federtennis mi aiutava: era una scommessa ed è andata bene“.

Anche economicamente non si può dire che le cose vadano male e Berrettini non non lo nasconde spiegando di “guadagnare tanto in rapporto a quanto pensavo”. Il tennista ne spiega il motivo: “All’inizio il mio obiettivo era di poter vivere con il tennis, non certo di scrivere la storia del tennis italiano“. Quando però si mette in modo l’ingranaggio è difficile stare dietro a tutti: “Quando si cresce, puoi avere uno staff più grande. Il tennis è complicato perché deve pagarti tutto da solo: dagli alberghi ad aerei e staff“.

Berrettini ammette: “Non è semplice il mondo del tennis”

Berrettini
Berrettini – Tennispress.it

Un mondo complicato quello del tennis anche perché non consente di avere stabilità e complica le cose anche dal punto di vista dei sentimenti. Berrettini lo spiega in maniera molto chiara: “In un anno prendiamo anche 50 aerei, andiamo in tre continenti in un mese e mezzo, affrontiamo temperature diverse. Si vive più in hotel che in casa“. Ecco allora che la pressione da sopportare è tante: “Con i primi risultati, ho iniziato a dormire peggio, avevo delle afte in bocca dovute allo stress. Devi imparare a gestire le pressioni: per me è accaduto tutto velocemente e non era abituato“.

L’abitudine è poi arrivata con l’accumularsi dell’esperienza ma restano gli aspetti più complicati di una vita da girovago come quella di un tennista. Da questo punto di vista il romano ha spiegato: “Le distanze rendono complicate le relazioni amorose e affettive. Io mi sono circondato sempre di persone che giocano a tennis“. Un modo per evitare ulteriori complicazioni in una carriera dove gli sbagli non sempre possono essere evitati: “Ne ho commessi errori nella mia carriera – spiega Berrettini –. Ho deciso di non ascoltare gli altri e di fare di testa mia. Fa parte della crescita, fortunatamente i miei genitori mi seguono e quando possono vengono a vedermi giocare“. Un aspetto non secondario per un tennista che nel suo girovagare per il mondo può perdere i punti di riferimento.

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