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Nick Kyrgios non… ci sta: lo vuole assolutamente

Nick Kyrgios mai banale nelle sue dichiarazioni, sia nelle interviste che sui social. Con l’ultimo commento si è auto-eletto il… migliore.

Il 2022 è stato l’anno della svolta per Nick Kyrgios che in questa stagione sembra aver trovato la sua miglior versione di se stesso esprimendosi spesso e volentieri al meglio delle sue potenzialità.

Nick Kyrgios (Ansa Foto)

Un segnale, questo, di come l’australiano sia riuscito a trovare un maggiore equilibrio tra vita professionale e privata come ha confermato lui stesso in più di un’occasione. Il passato fatto di abuso di alcol e comportamenti in campo troppo spesso al di sopra delle righe sembra essere ormai superato e con il suo talento può ancora migliorarsi.

Del resto, che fosse un ottimo tennista lo si era già visto da tempo e nel 2016 arrivò anche a ridosso della top 10, in tredicesima posizione, che, ad oggi, è il suo best ranking. Ora è ventiduesimo ma i margini per fare qualcosa in più ci sono e, a confermarlo, c’è anche una memorabile finale di Wimbledon dove perse contro l’ex numero 1 Novak Djokovic.

Intanto, però, l’Atp ha pubblicato la lista dei giocatori che potrebbero aggiudicarsi uno dei riconoscimenti in palio di fine stagione e il nome di Kyrgios non compare da nessuna parte. Ciononostante, lui si vede comunque vincitore di una determinata categoria che, quantomeno in teoria, non gli appartiene.

Nick Kyrgios non ha dubbi

Kyrgios (Ansa Foto)

In questi giorni, il noto giornalista portoghese José Morgado ha ripreso le nomination per i vari premi e le ha pubblicate sul suo profilo Twitter. C’è quello del “Miglior ritorno”, che vede in lizza i giocatori che hanno meglio fatto al rientro da un lungo infortunio, quello del “Most Improved”, categoria riservata ai giocatori che sono migliorati di più nell’anno, quello del miglior talento Next Gen 2022, del “Tennista più sportivo” e, infine, quello riservato al “Miglior coach”.

Ebbene, come detto, Kyrgios non rientra tra i candidati, ma ha voluto, a suo modo, dire la sua: per Nick il premio di miglior allenatore dovrebbe spettare a… lui. “Dovrei essere coach dell’anno, ho allenato me stesso ad una finale di Wimbledon” ha scritto ironicamente come commento al post di Morgado.

Discorso premi a parte, il 27enne di Canberra, infatti, da tempo non ha un allenatore, ma solo uno staff fatto per lo più di amici che gli gestiscono gli impegni e altri aspetti della sua vita da tennista professionista.

Peraltro, proprio a Wimbledon, è stato spesso visto scambiare qualche colpo con la sua ragazza. Di certo, non il classico allenamento tipo di un giocatore del suo livello, ma a Kyrgios, si sa, le convenzioni non piacciono.

Francesco De Vincenzo

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