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Emma Raducanu ha un motivo per consolarsi: Serena Williams “trema”

Dopo la sorprendente vittoria agli US Open 2021, Emma Raducanu non ha bissato l’impresa: c’è però un motivo per consolarsi

Era attesa dopo il grande exploit dello scorso anno, ma Emma Raducanu ha mancato l’appuntamento con la consacrazione. La 19enne tennista britannica ha chiuso un 2022 decisamente al di sotto delle aspettative.

Emma Raducanu © Ansa

Del resto da chi ha vinto un US Open partendo dalle qualificazioni, senza perdere neanche un set, non si può non aspettare prestazioni di altissimo livello. Invece il primo anno completo della Raducanu nel tour professionistico è stato quasi un fallimento. Colpa dei tanti, troppi, infortuni che la giovane tennista ha patito nel corso dell’annata. Difficoltà fisiche che hanno condizionato il suo rendimento e così la giovane non ha bissato la grande impresa di un anno fa. Attualmente è la numero 76 al mondo, dopo aver ottenuto a luglio 2022 il suo miglior posizionamento di sempre: decima.

Negli Open americani questa volta è uscita clamorosamente al primo turno, ma in generale le sue prestazioni non sono state all’altezza delle previsioni. C’è però un motivo per il quale la Raducanu potrebbe facilmente consolarsi dalle delusioni sul campo.

Emma Raducanu, impennata di sponsor: quanti guadagni

Raducanu © Ansa

Se dal punto di vista sportivo Emma Raducanu non può che fare un bilancio negativo del 2022, da quello prettamente economico le cose vanno decisamente meglio. Merito sicuramente della vittoria agli US Open 2021 che hanno attirato l’attenzione degli sponsor sulla 19enne nata a Toronto.

Ecco allora che i guadagni sono schizzati verso l’altro: ben 23 milioni di dollari ricevuti da marchi importanti come Nike, Porsche, Tiffany ma anche Wilson, Dior e British Airways. Una cifra che ne fa la terza tennista più pagata al mondo. Un podio che la giovane britannica condivise con Naomi Osaka, prima con 51,6 milioni di dollari, e Serena Williams con 34,8 milioni di dollari. Un exploit a livello di guadagni che può essere paragonato a quello fatto in campo agli US Open.

Ora però serve riconfermarsi, anche fuori dal terreno di gioco, e per riuscirci servirà la migliore Raducanu. Altrimenti, senza ulteriori buoni risultati, per la tennista potrebbe esserci un dietrofront anche dal punto di vista economico. Appuntamento, in ogni caso, al 2023: magari senza infortuni, la Raducanu potrà arricchire ulteriormente il suo palmares e il suo portafogli.

Bruno De Santis

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