Roger Federer, clamoroso retroscena: è stato un disastro

Roger Federer è uno dei tennisti più vincenti di sempre, svelato il clamoroso retroscena: è stato un disastro

Ora che la sua carriera è giunta al capolinea, si fa difficoltà soltanto ad immaginare il tennis senza Roger Federer.

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Federer © Ansa

Lo svizzero ha scritto pagine indimenticabili dello sport, ha fatto la storia della racchetta, diventando uno dei più vincenti di sempre. Eppure i suoi inizi sono stati contrassegnati da numerose difficoltà, come spesso succede, e l’esordio è stato decisamente da incubo. Lo ricorda lo stesso Federer in un’intervista a BecomingX, il programma YouTube di Bear Grylls.

Una chiacchierata nel corso della quale Federer racconta quanti ostacoli ha dovuto superare per diventare il campione che tutti abbiamo poi ammirato in campo. Difficoltà che nascono anche dal suo esordio da incubo, un vero e proprio disastro: una sconfitta senza riuscire a vincere neanche un game. Un 6-0, 6-0 che ha iniziato a far nascere qualche dubbio nella Federazione sulle reali potenzialità dello svizzero ma che non ha frenato l’ascesa del talento di Basilea.

Federer e l’esordio da incubo: “Non è così bravo”

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Federer © Ansa

Roger Federer ripercorre quei momenti e racconta il giudizio che avrebbe potuto frenarlo e invece lo ha motivato ulteriormente: “Nella mia prima partita ho perso 6-0 6-0. Avevo sentito alcune voci secondo cui la Federazione diceva tipo: ‘Non è così bravo come pensavamo’”. Questo però non ha frenato Federer: “Ho continuano ad allenarmi duramente e ho iniziato a giocare più tornei”.

Arriva la svolta per il tennista che inizia a raccogliere più vittorie e diventa campione Nazionale a dodici anni. Questo però non cancella le difficoltà come quando a 14 anni si trasferisce a Zurigo: “Ho sentito molta nostalgia di casa nei primi 9 mesi – racconta l’ex tennista –. I miei risultati calarono, persi fiducia e non riuscivo a parlare la lingua. Ero in difficoltà ed è stato complicato”.

Una situazione che ha inevitabilmente avuto un effetto importante sulla carriera dell’allora adolescente Roger Federer: “Sono stati quelli gli anni più influenti della mia vita. Dovevo restare lontano da casa, lottare e capire come funzionano le cose, a volte da solo“. A giudicare dai successi ottenuti, ci è riuscito bene.

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