“Federer, vediamo se ci riesci”: clamorosa provocazione di Andy Murray

A pochi giorni dal ritiro di Roger Federer, Andy Murray ha un consiglio per il fuoriclasse svizzero su come occupare il suo prossimo futuro

“Ci provi, ma con dei comuni mortali…” Davvero divertente l’affettuosa provocazione di Andy Murray nei confronti di Roger Federer.

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Andy Murray, nessuna intenzione di ritirarsi (Foto ANSA)

Tra medaglie olimpiche, e vecchi amici – oltre che grandi avversari per quasi due decenni – ci si può permettere anche qualche battuta. E quella di Murray è davvero gustosa.

Andy Murray “provoca” Roger Federer

Alla domanda se il futuro di Federer possa essere nelle vesti di allenatore, Andy Murray ha risposto “perché no…?”.

“Roger è tecnicamente immenso, empatico, umanamente è una delle migliori persone con cui si possa collaborare. Sono certo che potrebbe fare la fortuna di qualsiasi grande talento del tennis. Ma la realtà dei fatti è che gli servirebbe una grande motivazione: perché di certo Federer può anche permettersi di non fare assolutamente niente. E resterebbe un personaggio gigantesco lo stesso…”

Un allenatore per tennisti… medi

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Roger Federer a sinistra di Andy Murray durante l’ultima Laver Cup (Foto ANSA)

Di qui la provocazione: “Sarebbe fantastico vedere Roger all’opera con un comune mortale, un giocatore ‘average’ per così dire. E capire fino a che limite sarebbe in grado di spingerlo. Sono convinto che potrebbe fare miracoli. E sarebbe davvero interessante”

Murray, tre titoli Slam in carriera, ha perso tre finali contro Federer: “Come lui non c’è nessuno, e sono certo che nessuno sia in grado di fare le cose che ha fatto lui. Aveva la capacità di interpretare le partite come nessun’altro e di diversificare il gioco in modo a volte assolutamente imprevedibile. Non è solo una questione di capacità tecnica e di colpi d’eccezione ma anche di come sfrutti le opzioni che hai. In questo Roger sarebbe un grandissimo mentore. Mi auguro ci rifletta…”

Anche Murray ha detto di non avere ancora intenzione di dire basta: “Nonostante le difficoltà fisiche e i problemi ho ancora voglia di giocarci. Una cosa è certa. Il mio addio rispetto a quello di Roger sarà in sordina. Ma lui si è meritato tutto questo affetto e clamore”.

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