La polacca Iga Swiatek vince in due set in finale contro Ons Jabeur e conquista il suo primo US Open, terzo titolo major di una carriera in piena evoluzione
Un 2022 da incorniciare quello di Iga Swiatek. Dopo la clamorosa decisione di Ash Barty di lasciare il tennis diventa numero #1 del mondo a soli 20.
Ma non solo perché chi era davanti a lei si fa da parte. Corona la stagione inanellando una splendida serie di 37 partite consecutive. Vince al Roland Garros e ora conquista il trofeo che molti definiscono “della maturità”. Lo Us Open.
US Open, vince Swiatek
Una vittoria meritata che corona un torneo quasi perfetto che l’ha vista iniziare appesantita da qualche pressione di troppo. Per poi snellirsi, accelerare, trovare il ritmo giusto e infilare una serie di partite dominate, più che vinte. Con grande autorevolezza. Anche quella con la tunisina Ons Jabeur è un piccolo capolavoro di consistenza e caparbietà ma anche di tenacia. Che la vede chiudere con il titolo in mano in due set, 6-2, 7-6 (5).
Numeri impressionanti
Considerata una tennista vincente sulla terra battuta, ma non infallibile sui terreni veloci, Iga Swiatek ha dimostrato di essere cresciuta tanto lavorando in modo incessante proprio sul cemento e coronando tre vittorie WTA 1000 consecutive di prestigio come quelle di Doha, Indian Wells e Miami. Ora con il successo di Flushing Meadows la sua storia cambia completamente e da numero #1 del mondo, riconfermata con pieno merito e ampio margine, può permettersi di guardare a un nuovo ciclo di grandi successi.
Una finalista implacabile: ne ha vinte 10 di fila, e sempre in due set. Forse merito della prima finale, che aveva perso quando aveva solo 17 anni, in Svizzera contro Polona Hercog a Lugano: “Quel giorno piansi tanto… e forse mi servì anche più di una vittoria”.
Settimo titolo stagionale per Swiatek, 21-2 nei quattro major di quest’anno con le sconfitte di Australian Open e Wimbledon. La donna più giovane a vincere il terzo titolo major dopo Maria Sharapova, quando aveva 20 anni, nel 2008.
La partita
Una finale combattuta: ma solo fino a un certo punto. Primo set dominato da Swiatek che strappa subito il servizio e amministra permettendosi il lusso di perdere un turno di battuta per controbreakare e andare a chiudere sul 6-2 in meno di mezz’ora. Appena qualche stress in più nel secondo set anche per merito di Jabeur il cui livello di gioco torna a livelli di eccellenza. Avanti 4-2 la Swiatek si lascia rimontare in un testa a testa che la vede sprecare un match point sul 6-5, servizio della Jabeur, per poi andare a vincere un tie-break molto nervoso nel quale ha semplicemente avuto la capacità di sbagliare meno della sua avversaria nei momenti decisivi.
Un bel passo avanti per entrambe. Anche per Jabeur che, nonostante la sconfitta, sarà al numero #2 della classifica mondiale WTA.
