L’infortunio di Berrettini allo Us Open avrà purtroppo delle conseguenze: l’annuncio di poche ore fa non lascia dubbi
Stava cercando, non senza difficoltà, di recuperare una condizione di forma all’altezza della sua fama e del suo passato. Ma la rovinosa caduta allo Us Open durante il match con Rinderkneck con tanto di uscita dal campo in lacrime ha fatto temere il peggio per Matteo Berrettini. La caviglia dolorante, gonfiatasi subito dopo la caduta, non lasciava presagire niente di buono.
Una vera disdetta per il ventisettenne tennista romano che a fatica stava tentando di riguadagnare una posizione di prestigio nel Ranking Atp rispetto all’attuale non esaltante 36/o posto. Il percorso più che dignitoso al torneo di Wimbledon, dove è uscito agli ottavi di finale per mano di Carlos Alcaraz, lasciava credere in un ritorno ormai prossimo di Berrettini a buoni livelli.
L’infortunio subito a Flushing Meadows non fa che rendere nuovamente tutto più complicato. Come se non bastassero l’ansia e la paura per le conseguenze dell’infortunio, sono arrivate come un macigno le parole dell’ex leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli. Quest’ultimo ha messo seriamente in dubbio l’integrità fisica di Berrettini (“le sue gambette non reggono un busto così pesante“) proprio nelle ore precedenti l’atteso responso degli accertamenti diagnostici a cui Matteo si è sottoposto.
Matteo Berrettini, il verdetto è ora ufficiale: poteva andare peggio
Attraverso i cuoi canali social Berrettini ha infatti comunicato l’esito degli esami effettuati qualche giorni fa. E si può dire senza timore di smentita che poteva andare peggio di così. “Per fortuna non ci sono lesioni estremamente gravi come si era temuto inizialmente: rottura parziale del legamento astragalico anteriore”. Alla luce delle premesse e dei timori della vigilia non è un verdetto catastrofico.
Sta di fatto però che Berrettini salterà almeno un mese di incontri, a partire da quelli di Coppa Davis in programma a Bologna la prossima settimana fino ai tornei in calendario in Asia tra settembre e ottobre, il più prestigioso e importante dei quali è il Masters 1000 di Shangai, tornato in calendario dopo la pandemia.
“Purtroppo – si legge nel comunicato di Berrettini – non riuscirò a recuperare in tempo per unirmi ai ragazzi e rappresentare i colori che più amo e a partecipare alla serie di tornei che si terranno in Asia”. Tradotto, per il ritorno in campo si attenderà almeno metà ottobre.
