Nonostante il ritiro dall’attività agonistica annunciato lo scorso autunno, Roger Federer è ancora nel cuore dei tifosi e di tutti gli appassionati di tennis
Ora che ha avuto inizio l’attesissimo torneo di Wimbledon, il pensiero di tutti gli appassionati di tennis si rivolge a chi sui campi in erba dell’All England Club ha scritto indelebili pagine di storia. Da Bjorn Borg a John McEnroe passando per Boris Becker e Pete Sampras, tutti grandi campioni che a Wimbledon hanno compiuto imprese memorabili.
Ma il più grande di tutti, colui che sull’erba del prestigioso torneo londinese ha lasciato il segno più profondo è Roger Federer. Il quarantaduenne ex fuoriclasse svizzero è quello che più di tutti, ben otto volte, ha alzato al cielo la coppa del vincitore. Momenti indimenticabili che il fenomeno di Basilea ha regalato a un pubblico a dir poco estasiato dal suo gioco, elegante e potente allo stesso tempo.
Ma ora che Roger ha appeso la racchetta al chiodo, i suoi rivali che ancora giocano e vincono stanno battendo uno dopo l’altro tutti i suoi record. Niente di drammatico, ci mancherebbe. Anche perché, al di là dei numeri, si ha la certezza che nessuno potrà eguagliare lo stile unico e irraggiungibile di King Roger.
Per esempio, proprio a proposito di Wimbledon, ad essere ancora in testa con il maggior numero di successi è ancora Federer, con otto vittorie. Alle spalle del fuoriclasse elvetico troviamo Pete Sampras e Novak Djokovic con sette. E proprio quest’ultimo ha la grande opportunità di eguagliare quest’anno il suo grande rivale.
Roger Federer, un altro record viene battuto: a Djokovic è riuscito il sorpasso
Vincendo quest’anno il campione serbo, numero uno del Ranking Atp, raggiungerebbe Federer a quota otto. Nel frattempo però un altro record è stato battuto dal fenomeno di Belgrado: con il successo in tre set sull’argentino Cachin, Djokovic ha ottenuto la vittoria numero 66 nel debutto in un torneo del Grand Slam.
Grazie a questo successo l’attuale numero uno del tennis mondiale ha superato il record precedente che apparteneva proprio a Federer che è rimasto ovviamente fermo a quota 65.
Per comprendere lo straordinario percorso compiuto da Djokovic in questi quasi vent’anni di carriera ad altissimo livello basti pensare che la sua ultima sconfitta nel primo turno di un Grande Slam risale addirittura agli Australian Open del 2006, quando perse dal tennista americano Paul Goldstein.
